Targioni
Prodromo
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segg.
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Omitto dolores ex contractione nervorum,
ut non majores inferni esse crediderim.
Plura scriberem, sed haec nimia tibi & mo¬
lesta sunt; curatur valetudo, & quod ar¬
ti desit, votis adeo expetitur. Si quid si¬
nistri acciderit, vtinam invicto animo,
qualiter Christianum decet nos perfera¬
mus. Vale.
Ma l’occasione domanda ch' io qui
ragioni della Farmacia, Io per me credo
che la Medicina erbaria fosse anticamen¬
te la più comune; la gente di Campagna
che conserva ordinariamente la primordiale
semplicità, non conosce per l’uso proprio
che questa; si trovano nei tempi di mez¬
zo gli Erbolari ed i Rizzotomi in mag
gior credito che gli Speziali, cioè i com-
positori di medicamenti e i distillatori.
Quest' arte cominciò a prender la sua
forma e salire in grido a’ tempi del Gran-
duca Cosimo. Egli fu che ordinò il pri-
mo Ricettario Fiorentino, secondo il qua¬
le, e secondo la sua riforma del 1597
sotto Ferdinando I, si compongono in
questo Stato i medicamenti. Egli fu che
incoraggi all'intrapresa di lunghi viaggi
vomini peritissimi, affin d’ investigare e
raccorre ciò che di più singolare si tro-
va nei Regni della Natura. Egli pure fon¬
dò per la propagazione dello studio del¬
la Bottanica il Giardino Reale de’ Sem-
plici, detto delle Stalle, da S. Marco.
Final-