Full text: Papini, Carlo: Sul riordinamento del centro di Firenze

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artistico al quale le parti devono riferirsi, 
ed il miglior progetto, anzi il solo attuabile 
sarà quello che, senza spostare le linee ed 
i punti obbligati, rispettando le norme della 
viabilità e le esigenze della economia, ri¬ 
sponde ad un concetto veramente artisti¬ 
co, sodisfacendo anche a tutte le condizioni 
speciali dell’ambiente. 
Questo argomento che vale per qualun 
que progetto, a qualunque città si riferisca, 
è tanto più da invocarsi nel caso attuale, 
singolare e nuovissimo, unico forse negli 
annali dell’ arte, e per le ragioni dell’ arte 
stessa e per quelle non meno apprezzabili 
di opportunità e di convenienza. 
Si è detto e ripetuto in questi ultimi tem¬ 
pi che Firenze non sarà mai una città ma¬ 
nifatturiera, una città industriale. — Pur 
troppo ciò è vero fino ad un certo punto, 
ed è una verità ben dolorosa, imperocchè 
quando si ha l’onore di alzare lo stemma 
più glorioso dei comuni italiani, quando 
nelle vene dell’aristocrazia scorre il sangue 
degli artigiani e dei mercanti del medio 
evo, ed ogni casa, ogni strada ricorda che 
le ricchezze, i tesori accumulati sono il frutto 
del lavoro perseverante, del commercio più 
ardito, delle arti meglio esercitate; quan¬
	        
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