Full text: Papini, Carlo: Sul riordinamento del centro di Firenze

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attendibili dei proprietari, di quelli spe- 
cialmente i cui stabili eran compresi nel¬ 
l’antico piano regolatore, delle strettezze 
finanziarie veramente eccezionali del Comu- 
ne, delle divagazioni accademiche di una 
gran parte degli autori dei progetti presen- 
tati nei diversi concorsi, divagazioni che 
conducevano ad uno spreco di milioni, qua¬ 
sichè si trattasse di lavori da eseguirsi nel 
più florido comune del regno. 
Allorchè la Commissione Comunale ese¬ 
cutiva fu chiamata a Palazzo Vecchio, per 
concorrere in modo pratico alla soluzione 
dell’arduo problema, la nuova amministra- 
zione fece intendere chiaramente che per 
nessun motivo Le era concesso di modifi¬ 
care il programma finanziario che si era 
imposto. « Per il riordinamento del Centro 
-fu detto ai commissari,— è disponibile la 
somma di L. 250 mila all’anno, non un 
soldo di più. Esaminate, studiate e presenta¬ 
teci delle proposte che siano accettabili su 
questa base invariabile. Se in seguito il 
Comune disporrà di somme maggiori se 
qualche società d’intraprenditori che offrano 
solide garanzie, assumerà l’incarico di ese- 
guire i lavori con mezzi proprii, conten¬ 
tandosi di risquotere a rate la somma annua
	        
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