Full text: Landucci, Ambrogio: Sacra Leccetana Selva, cioè origine e progressi dell'antico e venerabile eremo e congregatione di Lecceto in Toscana ...

Per la 2. Reg. 
si intendano 
an cho le Co- 
stit, 
Da altra Bolla 
d'Innocenzo 8 
si conforma 
l'istesso. 
In Lecceto 
sempre vi fu la 
seconda Rego- 
Constitutioni 
particolari, per 
il Conuento, e 
Cong. di Lec- 
ceto. 
30 
SACRA SELVA 
par che parlino della Regola presa largo modo, cioè non di quel¬ 
la Regola prima già data da Sant’ Agostino , e confermata anchor 
ello viuente, ad instantia di Valerio Vescouo di Pona, ma della 
seconda Regola, cioè delle Constitutioni , che si cauano dalla pri- 
ma , che contengono vn modo più dichiaratiuo , e trito , che non 
ſi esprime nella prima Regola , e che ciò sia, si caua dall' istessa Bol- 
la di Gregorio Nono, diretta al Vescouo di Siena, per la conces- 
sione di qualche Regola approuata, nella quale §. primo vi sono 
queste precise parole: Quia non habent Regulam specialem, secundum 
quam tam in diuinis Officys, quàm in alijs viuere debeant, seu delin¬ 
quentium corrigantur excessus, vel alias cum expedit ipsorum valeat 
provideri saluti, &c. il che non si puol verificare della prima Rego- 
la, perche in quella non si insegna, nè tassa il modo certo circa 
gli offitij, nè alle pene , ma si bene nella seconda, cioè nelle Consti- 
tutioni fondate sopra la prima Regola. 
Et in vn'altra Bolla d'Innocentio Quarto, per la quale concede al 
Generale, & Ordine di Sant'Agostino in Toscana, data in Lione 
il di 30. di Luglio l'Anno 1248. appresso al P. Empoli, Bollario, 
&c. fol. 172. che possino recitar l'Offitio diuino , conforme allo 
Statuto della Regola, in detta Bolla §. 2. vi sono queste precise 
parole: Vestrae itaque precibus deuotionis inducti, vt obseruantia mo¬ 
derni diuini Officij, quod in Breuiarijs vestris exacta diligentia correctio 
à vobis ex statuto Regulae vestrae iuxta Ecclesiae Romanae morem ex¬ 
cepto Psalterio celebrare debeatis. Le parole, Ex statuto Regulæ ve- 
stræe, non si possono intendere della prima Regola, nella quale 
non si danno se non ordini generalissimi dal Padre Sant' Agosti¬ 
no, come è à dire : Orationibus instate horis, & temporibus consiitu¬ 
tis. In Oratorio nemo aliquid agat , &c. e poco più à basso : Psalmis, 
& Hymnis cum oratis Deum, hoc versetur in corde, quod profertur 
in ore, & nolite cantare ; nisi quod legitis esse cantandum. Ma nella 
seconda Regola, cioe nelle Constitutioni, si danno regole, e me- 
todi particolari à tal segno , che da quelle, i nostri Maggiori for- 
marono ancho l'Ordinario per celebrare l'Offitio diuino, qual'Or- 
dinario è diuiso in 38. Capitoli, come si vede appresso alle Costitu- 
tioni Eremitane del Cardinale Seripando stampate in Roma, e 
con quanta puntualità si parli del modo di dire l'Offitio, s'os¬ 
ſeruino dette Constitutioni nelli primi cinque Capitoli della pri¬ 
ma parte. 
Che in Lecceto vi fuſse questa prima Regola, è noto, e dipoi si è aper- 
tamente visto, data dal medesimo Padre Sant'Agostino. Che vi 
fusse ancho la seconda, non si pu ol reuocare in dubbio, perche es- 
sendouisi vissuto sempre doppo la venuta di Sant'Agostino, con 
tanto splendore di santità, alla Cenobitica, e con tanta puntuali- 
tà, tanto più, che per tutti li tempi vi sono stati huomini celebri , 
& in santità, e dottrina, si deue credere, che vi fusse questa seconda 
Regola, cioè le Constitutioni. 
Anzi, che questo viene apertamente accertato, ritrouandosi an- 
cho in molti fragmenti, & libretti manoscritti , che contengono 
Capitoli; Ordini, & Diffinitioni per tempo anchora notabile auan¬ 
ti all' Vnione Generale, sotto alle quali, non solo fi è indrizzato 
il Conuento di Lecceto, e li Conuenti, che auanti all' Vnione gli 
era¬
	        
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