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venne ad offerire una candela per ciascuno, una pia¬
neta di velluto giallo a opera e più del denaro.
Un gran numero di uomini e di donne del Co¬
mune di Ancaiano sotto la scorta del proprio Parroco
cantando le Litanie vennero ad offrire una candela per
ciascuno N.° 26 some di legname, e N.° 5 grosse travi
per la fabbrica.
Il Comune di Mugnano sotto il titolo di S. Iacopo
in N.° di 40 portarono una candela per ciascuno e N.
10 some di docci per la Fabbrica.
I Comuni di S. Matteo e S. Teodoro fuori di porta
Tufi con i loro Rettori vennero ad offrire N. 26 some
di pietre quadrate, cera ed un bello e grande Cro
cefisso.
La Comp. del SS. Rosario di Rosia in N. di 160
offrirono una candela per ciascuno, due grossi ceri e
L. 160.
Anche il Comune di S. Petronilla col proprio Par¬
roco e con altri Sacerdoti venne in questo giorno ad
offrire N. 60 Candele ed un migliaio di mattoni.
Moltiplicandosi ogni giorno più le offerte e cre-
scendo nel popolo il desiderio d’innalzare un tempio alla
SS. Vergine, Monsignore Arcivescovo Ascanio Picco¬
lomini (che dopo il suo ritorno da Roma si era dovuto
trattenere per due mesi a Pienza per motivi di salute
e v’era tuttora) scrissé a Monsignor Fausto Melari suo
Vicario Generale, ordinandogli che dopo usate le debite
cautele a norma delle Costituzioni della S. Congrega¬
zione de’ Riti decretasse l’ erezione di due Altari in
Provenzano, e cosi soddisfacesse alla devozione del
popolo.
Monsignor Vicario il 16 Feb. si portò sulla faccia
del luogo, ed osservato minutamente il tutto, decretò
l’erezione de’ due Altari, uno da collocarsi nella facciata