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role testuali del Ms.) fecero fare una quantità di pic¬
coli pani candidissimi, che poi benedetti, furono di-
stribuiti al numeroso popolo e ricevuti con grandissima
devozione.
Se questa cosa, come dice il Ms., fu nuova, si po¬
trebbe supporre che la distribuzione dei panini bene-
detti che suol farsi dalle nostre Confraternite nei giorni
delle loro feste, avesse avuto origine da un tal fatto.
Accostandosi il tramonto del sole, i signori della
festa vedendo che si avvicinava l’ ora in cui era per
cessare il loro ufficio, e dispiacenti di non aver fatto
per l’onor della Vergine quanto avrebbero voluto, at-
tesa la ristrettezza del tempo loro accordato, perchè
ciò non accadesse in avvenire, ordinarono che dalle
rammentate due borse si estraessero i nomi dei signori
della festa per l’ anno futuro e cosi - l’ allegrezza fon-
data nell’ onore della Vergine fosse perpetua. Cosi fu
fatto; ed estratti i nomi vennero con allegrezza uni-
versale proclamati dal R. P. Giorgio di S. Giorgio :
e furono i molto magnifici Sigg. M. Muzio Placidi
come operajo, R. P. Giorgio di S. Giorgio, M. Filippo
Buoninsegni, Ercole Spinetti R.re di S. Lazzaro e Ot-
taviano Bagniaj.
Venuta la sera furono di nuovo accesi fuochi da-
vanti alla Vergine e al nuovo tempio, e per animare
i signori della festa dell’ anno venturo il popolo ac¬
corse alle loro case, e quivi si accesero nuovi fuochi
e con trombe e tamburi di nuovo furono proclamati
signori della festa.
E qui ha termine il rammentato manoscritto, che
certo deve essere lavoro di uno de’ cinque signori.
Noi non sappiamo fino a qual epoca si conservasse
l’uso di scegliere i signori della festa nel modo da noi
accennato. Solo troviamo in più luoghi che ogni anno