« L’unica stampa ravegnana del mas¬
simo poema » la si deve al nostro Don
Ferranti, che levolla dal ms. predet:o, il
1848, coi tipi Maricotti.
Gli autori concittadini empiono una sa¬
letta apposita.
Ad aumentare il patrimonio agli avidi
delle cose ravegnane ebbe concorso la
libreria Spreti, doviziosa sopra tutto di
libri nostrali, acquistata dalla Comunità
nel 1874. A questo proposito è da vedere
la stima che ne diede Teodorico Landoni ,
figliuolo di lacopo, dettata con la purezza
di stile e di idioma che gli sono famigliari,
piena di recondite erudizioni bibliografiche
e istoriche; e aftraente — ardua impresa
tra materie cosi sterili — per varietà e
spigliata facilità.
L’annessa raccolta di pietre, gioielli,
lave, stipi, forzieri, sigilli, conchiglie, ido.