posti allora ; gli stucchi li plasticò il Gia¬
bani, quando Morigia nostro, del 1750,
alzò il tempietto dorico, per ordine del
legato Valenti Gonzaga.
Il poeta divino posa fra noi « come la
fiamma di Vesta, a porgere e ridestare il
sacro fuoco nel petto degl’italiani » : in
fatti sulla soglia vi parlò al popolo Ugo
Bassi del 1849.
Le ossa trovolle del 1865, a di 27 mag.
gio, Pio Feletti, garzoncello, nel mentre
che vegliava alla smuratura, pe’l padre
suo. Nella centennaria dantesca di quel¬
l’anno, 24 e 25 maggio, era sindaco
Gioacchino Rasponi.
Al difuori della casa Fabri, per questa
via, sta scritto come i Polenta, padroni
d’essa casa, ebbero la gloria d’ ospitarvi
il poeta.
Quivi rimpetto, l’ ex monastero dei con¬