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La pratica di lunghi secoli dichiara alcune delle
norme, per noi accennate, indispensabili affatto al buon
successo dei lavori. Cosi fossero esse fedelmente osservate,
ed altre pure venissero poste in esecuzione si per parte
dei padroni, che dei maestri !
§ 3. — Magistrature che sorvegliavano l’arte.
L’arte dapprima fu regolata dal Maggior Consiglio.
Infatti da esso partirono i primi decreti. Poi le magi¬
strature seguenti:
1468. — Signoria e Collegio.
1490. — Incomincia a prender parte ad alcune de¬
liberazioni il Consiglio dei X.
1547. — Viene stabilmente assegnata al Consiglio
dei X la sorveglianza politica dell’arte: udite però e
decise le differenze dai Provveditori di Comun.
1762. — Rimanendo al Consiglio dei X la vigi¬
lanza sull’ esportazione dell’arte, il governo dell’ arte
stessa si dichiara di diritto del Senato.
Anno stesso. — Si assegna il reggimento ai Cen¬
sori con un aggiunto col titolo d’ Inquisitore. La vigi¬
lanza politica fu trasmessa anche agl’ Inquisitori di
Stato, e ciò fino al cadere della Repubblica.
§ 4. — Lavori vari e progressi.
In causa di fatali vicende, mancando documenti an¬
teriori al secolo XIII, dappoichè il più antico porta la
data del 1279, non possiamo dare relazioni certe sulla
condizione della vetraria, sul merito e sulla qualità dei
lavori anteriormente al secolo suddetto.