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telligenza e sapore, nello stile delle prime mi¬
gliori maniere e con qualche lampo delle secon¬
de, riconoscendosi però , che fu ritoccata . Segue
la cappella di casa Pasqualigo, e qui v’ è una tela
della scuola di Paris Bordone con la Madonna, un
Angiolo, che suona, i ss. Lorenzo ed Orsola, ed
il ritratto del senatore Lorenzo Pasqualigo con la
veste di procuratore di s. Marco, alla quale digni¬
tà l’anno 1526 venn’ egli sollevato . Nell’ altare a
fianco del maggiore non v’ à pittura di sorte ; ma
è a sentirsi dolore che sia ritoccata ad olio in tela
e che patita si riconosca assai la tavola della cap¬
pella del Sagramento. E dessa l’Annunziata, opera
di Giannantonio Licinio, detto il Pordenone, che
fatta l’ebbe onde venisse sostituita a quella, che
s’era compiuta dal Tiziano, con il quale non con¬
vennero le monache del prezzo. Que’ quadri, che ci
vedi intorno, tu conoscerai che sono fatture di Gre¬
gorio Lazzarini . Nell’ altare, che segue all’ altro
fianco del maggiore, v’è Cristo morto con le Ma¬
rie, s. Giovanni e Nicodemo, della scuola del Sal¬
viati; ma più che in questa tavola vuolsi fissare il
guardo nel quadro, che pende sovra di questo al¬
tare, cioè nel s. Girolamo nell’eremo, della mano
di Paolo Veronese, e che si trova eziandio fra le
stampe del le Febre
Sotto l’ organo , che poco lungi s’ alza a fianco
di questo altare, vi sono tre piccoli quadri, il
primo