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ritrova in uno stato fiorente, e che ottenne le lodi
di que' monarchi, che la visitarono.
E inutile il narrare che l'arte del vetro assai
deve a Murano ; ed è conosciuto siccom’essa for¬
mò in ogni tempo soggetto all’ammirazione degli
stranieri, fra cui è a ricordarsi Enrico III, re delle
Gallie, che stordito di tanta bravura ne creò no¬
bili i primi lavoratori; se pur vogliasi dar fede nel¬
la Geografia al Germano Büsching, che facendone
perciò superbi i Muranesi, i quali nulla ne dicono
e sanno, non vi accenna ond’abbia tratto la sua
cognizione. E di fatti a quest' isola il mondo do¬
vrà l'invenzione de' Vetri a cristallo, l'indoramento
a fuoco richiamato in vita sopra i Bicchieri all'usan¬
za de’ Greci Vasi, gli Smalti vario-pinti, le cosi
varie Conterie e Conterie si distinte, e gli ampi
Specchi, che a fiato ottenuti sono parto sorpren¬
dente e di robusto polmone e di destro maneggio.
Debbono esser grati i Muranesi al ch. sig. ab. Ja¬
copo Morelli, che nel I Tomo dell’ opera sua Bi¬
bliotheca Manuscripta Grœca et Latina rendendo
pienissimo conto d’ un Codice d’Antonio Averulino
di Firenze dell' Architettura ; tradotto nella lingua
Latina dall'Italiana per opera d’ Antonio Bonfini
d'Ascoli, abbia richiamato a novella vita due loro
antichissimi cittadini, peritissimi dell'arte de' vetri,
che imitar nel vetro sapevano i colori delle pietre
più preziose e adornarlo di varie immagini, le qua¬