Full text: Moschini, Giannantonio: Discorso sopra il Tempio di S. Giorgio Maggiore

ge gli archi delle navate laterali ; e con lodevole 
intreccio di nicchi cinge e gira internamente il sa¬ 
gro edificio. La semplicità degli ornati, e l'unità, 
che dallo intessuto delle parti mirabilmente risulta, 
spira per tutto una sorprendente maestà. Nè lasciar 
vuolsi d’osservare l’artifizio nèlle colonne dell’ or¬ 
nato interiore della principale porta di questo tem¬ 
pio, artifizio, che in antico tempio di Roma pur 
si riscontra. Siccome le colonne, che tenea questo 
mirabile architetto di marmo greco venato, non 
aveano la lunghezza per adattarvele richiesta; egli 
senza scomporne la rispondenza delle altre parti, vi 
aggiunse alla base quello, che si osserva, ornamen¬ 
to con grazia intagliato, per cui riparò con mara¬ 
viglia al difetto. 
Se non che fabbrica si pregiata di cosi distinto 
artelice famigerato domandava pur anco mani ec¬ 
celfenti nel trattare i marmi, nel fondere i bron¬ 
zi, nel maneggiar i pennelli ; e quante opere in 
questo tempio osservi, le trovi con diligenza scol¬ 
pite, fuse con esattezza e dipinte a maraviglia . Gi¬ 
rolamo Campagna Veronese è quegli, che primo 
offrendoci i suoi lavori primo domanda i nostri elo¬ 
gi. Questi, che fu ed ottimo architetto e scultore 
insigne, ci chiama a vedere il disegno, con cui 
eresse il maggior altare, tutto di fini marmi pre¬ 
ziosi , e le statue di bronzo, onde l’ebbe fregiato. 
Quattro di esse rappresentano i quattro Evangelisti, 
che
	        
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