ge gli archi delle navate laterali ; e con lodevole
intreccio di nicchi cinge e gira internamente il sa¬
gro edificio. La semplicità degli ornati, e l'unità,
che dallo intessuto delle parti mirabilmente risulta,
spira per tutto una sorprendente maestà. Nè lasciar
vuolsi d’osservare l’artifizio nèlle colonne dell’ or¬
nato interiore della principale porta di questo tem¬
pio, artifizio, che in antico tempio di Roma pur
si riscontra. Siccome le colonne, che tenea questo
mirabile architetto di marmo greco venato, non
aveano la lunghezza per adattarvele richiesta; egli
senza scomporne la rispondenza delle altre parti, vi
aggiunse alla base quello, che si osserva, ornamen¬
to con grazia intagliato, per cui riparò con mara¬
viglia al difetto.
Se non che fabbrica si pregiata di cosi distinto
artelice famigerato domandava pur anco mani ec¬
celfenti nel trattare i marmi, nel fondere i bron¬
zi, nel maneggiar i pennelli ; e quante opere in
questo tempio osservi, le trovi con diligenza scol¬
pite, fuse con esattezza e dipinte a maraviglia . Gi¬
rolamo Campagna Veronese è quegli, che primo
offrendoci i suoi lavori primo domanda i nostri elo¬
gi. Questi, che fu ed ottimo architetto e scultore
insigne, ci chiama a vedere il disegno, con cui
eresse il maggior altare, tutto di fini marmi pre¬
ziosi , e le statue di bronzo, onde l’ebbe fregiato.
Quattro di esse rappresentano i quattro Evangelisti,
che