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a riguardanti le Veneziane glorie preterite : sono
esse monumenti loquaci, che noi fummo un popolo
di eroi, stimoli pungenti a’nepoti per emulargli nelle
virtù, rimproveri se degeneri ne sono. Il Memmo
ci ricorda che superò nella patria i rivoltosi, o fu
vincitore dell’odio del II Ottone imperatore; e ci
rammenta Sebastiano Ziani, ch’egli ebbe la gloria
di mettere in pace fra loro Federigo II imperato¬
re ed Alessandro III pontefice . Nè sono queste
le sole memorie gloriose, che può in quest' isola
riscontrare il Veneto con diletto e ’l forestiere con
invidia. S’entri pure nel magnifico tempio; e Vin¬
cenzo Morosini ci dirà e in marmorea effigie e con
incise note d’avere generale provveditore difesa la
patria, e mantenuto ambasciatore il di lei decoro al
di fuori : ci dirà Domenico Bollani, che aspri tra¬
vagli sostenne in Brescia e quando da resse come
pretore, e quando come vescovo la regolò ; trava¬
gli, che quella città alle beneficenze gentilissima
or pure rammemora : ci diranno Lorenzo e Seba¬
stiano Venieri , che forti sostennero le fatiche del
mare, e che la patria non le lasciò senza premj ;
diranci il doge Donato dal ricco ed adorno suo
deposito, che travagliò sempre per la libertà del¬
la patria e pel decoro e ’l vantaggio della re¬
pubblica, e ’l doge Marc’ Antonio Memmo, che
l’arte di ben farsi amare reggendo le città lo in¬
nalzò al trono fra il comun gaudio delle genti; e
per¬