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l'acque, sebbene d'un si breve intervallo ; sappi
che puoi interromperlo con vantaggio della mente
e con diletto degli occhi. Se d’un qualche mese
tu l'avessi prevenuto, avreiti detto di soffermarti
alla prima isoletta, la quale sorge a levante, chia¬
mata di s. Cristoforo della Pace, dove s’ alza spa¬
ziosissimo tempio sollevato nel secolo XVI. Qui t'a¬
vrei ammonito di guardare e la tavola di s. Nic¬
cola e d’altri Santi da Francesco Rizzo Venezia-
no dipinta nel 1519; benchè di stile alquanto lan¬
guido e secco; e gli avanzi di quella d'un grande
e maestoso carattere, che fu lavorata nel 1505
da Giovanni Bellino, la quale s. Girolamo e gli
appostoli Pietro e Paolo rappresentava, non che
dell' altra d' Jacopo da Ponte in tre comparti, la
quale però si trova da Egidio Sadeler incisa; e
t'avrei finalmente additato la Visitazione di santa
Elisabetta del coraggioso e felice Veneto manieri¬
sta Andrea Vicentino, e due tavole e una mezza
luna, che dal nostro Antonio Maria Zanetti; con¬
tro al cui giudizio non à luogo veruna appellazio¬
ne, si chiamarono opere belle de' migliori Vivari¬
ni. Ma poichè ora quest' isola à lasciato d’essere
abitazione de' pp. della Congregazione di Monte
Ortone, che a Venezia furono trasferiti, e poichè
quelle pitture vennero di là trasportate, e ’l tem¬
pio ingombro di non sue cose or più non si ren¬
de visibile ; avanza di pochi passi il tuo cammino
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e vi