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vanni Boccaccio, e d’ onde poteva ammirare le ricchezze commer-
ciali di Venezia. Sopra la vera situazione però del palazzo Molin
dalle due Torri, giova trascrivere una lettera già da me scritta al
N. U. Nicolò Barozzi sino dal 19 Ottobre 1874, ed inserita sotto il
titolo di Cose Patrie nella Gazzetta di Venezia.
« Chiarissimo sig. Commendatore!
» Allorchè ella nell’ opera testè fra noi publicata col titolo
Petrarca e Venezia avvisossi di ricorrere alla pianta della nostra
città, intagliata nel 1500 da Alberto Durero, affine di determinare
il sito ove sorgeva la casa del grande poeta, ebbe a cogliere vera-
mente nel segno. Imperciocchè colà si vede chiaramente che il
palazzo dalle due Torri, appigionato nel 1362 da Enrico Molin q
Francesco alla Republica perchè servisse d’ abitazione al Petrarca,
sorgeva precisamente in parrocchia di S. Giovanni in Bragora,
sulla Riva degli Schiavoni, all’angolo dell’odierna Calle del Dose,
e non all’ angolo opposto, verso il ponte, come si ritenne finora.
Mi sia lecito comprovare il fatto con un brano della storia mano¬
scritta del monastero del S. Sepolcro, da me ritrovata nel R. Ar-
chivio Generale. Quella storia, che si trova a capo del catastico
compilato nel 1603 per ordine dell’ abadessa Elisabetta Massa,
dopo averci informato della ristrettezza del monastero antico (ed
in tale stato esso appare nella pianta del Durero) ci raccónta quanto
operarono le monache dopochè uscirono vittoriose dalla lite ad esse
intentata dal pievano e capitolo di S. Giovanni in Bragora nel
principio del secolo XVI: Et prima, trovasi scritto, comprorno
dall’ Uffizio delle Cazude l’anno 1512,27 novembrio, una bottega
et casetta a pepian di rason del N. H. Luca da Molin fo de s.
Andrea, posta sotto la casa grande del detto s. Luca verso il
canton della calle del monasterio, per duc. 210, come di ciò ap¬
par istrumento in bergamina di man di s. Zuane Tura nodaro
del detto uffzio, e parimente del 1514, 2 settembrio, comprorno
dal detto uffizio una casa da statio del medesimo Molin per du¬
cati 1040 contigua ut supra, come appar per istrumento auten¬
tico in bergamina di man di s. Mattio Tura nodaro al detto uf¬
fizio. Ma sendo accresciuto il numero delle monache fino a ses¬
santa, ottennero licentia del 1519, 27 novembrio, dalla Santità di
papa Lion X di poter vendere due case poste in S. Cassano,
lasciate al detto monasterio, et camp. 15 in circa di terra, posti