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Cicogna. Ma non è cosi chiara e certa la provenienza
delle due colonne, nè quella de’ due gruppi di porfido,
nè è certo quali figure in essi siansi volute effigiare.
Nostro scopo è qui parlare principalmente de’due
gruppi, dopo di che conchiuderemo’ incidentemente
anche sulla provenienza delle colonne.
Le più antiche generali notizie dicono che questi
gruppi vennero di Grecia. Cesare Vecellio recando del-
la figura di uno la incisione in legno a p. 15 degli Ha¬
biti antichi e moderni (Ediz. 1590, 8.): dice che queste
figure di porfido di rilievo pieno, armate, furono por¬
tate insieme con altre statue, scolture, e cose preziose
di Grecia, e dalle parti più lontane qua a Venezia
quando questa potentissima repubblica andava allar¬
gando i termini del suo imperio con lieto grido del
nome suo, e con felice corso delle sue imprese. Il Ve¬
cellio non assegna anno. Girolamo Maggi nel libro:
Variarum lectionum (Venetiis, Ziletti, 1564, pag. 83)
dice : constare solum e Graecia statuas hasce esse ad¬
vectas, et nihil praeterea.
Allo incontro altri le fanno venire dalla Siria.
In fatti Giuseppe Lorenzi nella Polymathia, Lib. 1,
Dissert. 1I, p. 7, ediz. Lugd. 1666, fol. scrive: Statuae
Syriaca arte caelatae Venetias asportatae, duce sere¬
nissimo Petro Gradonico anno 1291 ex oppido Acre
Syriae expugnato a Menichesadar Saracenorum rege:
ibi enim multi Veneti inquilini, qui inde abire coacti,
se Venetias contulere ascitique in patriciorum ordinem.
E ciò è consono a quanto prima del Lorenzi scriveva
il Sansovino (Venetia descritta, ediz. 1581, p. 118, t.