segnale del vertice cui giunse l'arte dello scarpello
veneziano.
La ricchezza de’ marmi e delle dorature gareggia
colla squisitezza del gusto e colla finezza delle sculture.
Si attribuisce alla veneta scuola de’ Leopardi, ed
anzi a quell'Alessandro Leopardo che modellò e fu¬
se i pili di bronzo sottoposti alle antenne degli Sten¬
dardi sulla Piazza S. Marco.
Laterali all'urna eran due statue, Adamo ed Eva,
scolpite da Tullio Lombardo: tolte queste, vi si so¬
stituirono i due Guerrieri che prima fiancheggiavano
il Mausoleo, sulle basi dei quali si collocarono S. Ma¬
ria Maddalena e S. Cattérina, scolpite da Lorenzo
Bregno : Adamo ed Eva si custodiscono presso la
famiglia Vendramin Calergi, cui apparteneva codesto
Doge.
Eretto già il Monumento nella chiesa de’ pp. servi¬
ti, da qualche anno soppressa, fu allora destinato a
formare uno de’ principali ornamenti di questo Tem¬
pio.
Andrea Vendramin, cattivatasi, per le sue rare
virtù, la stima universale, ebbe in premio la ducal
dignità, cui fu portato nel 1476. La sostenne onore¬
volmente facendo rispingere le armi ottomane scese
sino al Friuli; ma grave di 86 anni, passò all’eterno
riposo, nel 1478.
Il vicino quadro, con tre Santi, è opera di Vincen¬
zo Catena.
N.° 17. MONUMENTO A MARCO CORNARO = Doge
Opera del secolo XIV, di cui mostra il carattere;
se ne ignora l'artefice.
Manca l’iscrizione, perché nel trasporto avvenuto per
concedere spazio al monumento Vendramin, si ruppe
la lapide che la portava: era però concepita come al¬
la pag. 25.
Marco Cornaro diede chiarissime pruove di saviez¬
za, di cognizioni, di patrio zelo nel trattare gli affari
di stato, e sostenne le più cospicue ambascerie e di¬
gnità della repubblica.
Salito al trono ducale in età ottuagenaria, seppe
dirigere le cose in maniera che, sedata la ribellione
di Candia, tornò quell’isola all’obbedienza della ve¬
neta Signoria.
Dopo 2 anni e 8 mesi di principato, mori nel 1367.
Il vicino quadro collo Sposalizio di S. Catterina, su
dipinto dal Lazzarini.