Chiostro e
Scala
Refettorio e
Cantine
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stengono una palla, con la quale volle indiçare
il mondo : sulla cima vi sta il Redentore in
atto di benedire. Cono. I fatti della vita di
san Benedetto s’intagliarono in legno nei se¬
dili da Alberto de Brule Fiammingo. Cristo
risorto, e alcuni ritratti di Veneti senatori,
tornando in chiesa, sono del Tintoretto. II.
altare, martirio di santo Stefano dello stesso.
Non potranno sfuggire all’ occhio i due Cande¬
labri di bronzo. 1II. altare, san Giorgio è del
Ponzone.IV. Bellissima è la scultura del Cam¬
pagna, di Maria Vergine. V. Miracolo di san¬
ta Lucia di L. Bassano. Il ritratto di Pio VII,
creato pontefice in questa isola, è del Matteini
professore che fu dell’Accademia. Il campanile,
di bella struttura, fu architettato dal padre
Benedetto Burati sommasco, se non che si è
voluto pigliarsi un qualche arbitrio nella par¬
te superiore a scemarne la spesa. Nel contiguo
Convento il primo chiostro è un magnifico
quadrato di eleganza jonica, posto tra le gran¬
diose fantasie di Palladio. La scala venne di¬
segnata dal Longhena, e dipinta nel soffitte
dal Le-Fevre.
Il refettorio e le sottoposte Cantine offrono
un tale spettacolo, per cui il Temanza asseri
che solo chi le vede può concepirne la gran¬
diosità e la magnificenza. La volta, il corni¬
cione, le finestre e la porta sull'atrio con la
loro semplicità e proporzione presentano tale
una grazia e maestà che incanta.
Certamente che quest' Isola è cosi rinomata
che converrebbe vederne pubblicata, però con¬