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vaga corona a questa fabbrica, d’una sorpren¬
dente bellezza per la simplicità degli ornamen¬
ti e l’ unità che risulta dall’armonia delle par¬
ti. Entrando in Chiesa s’inalza tosto sopra la
porta maggiore, il Monumento, col busto del
doge Leonardo Donà, che mori l'anno 1612.
Del Vittoria sono, ai lati, le statue in istueco
degli Evangelisti. Seguono poscia altri Monu¬
menti, come quello (a fianco della porta mag¬
giore) al procurator Lorenzo Venier ; l’altro
nell’andito in faccia alla porta del coro), di¬
segnato dal Longhena, al doge Domenico Mi¬
chiel : il busto è lavoro di Batista Pagliari.
Questo Deposito è stato rinnovato dai Mona¬
ci di quest’Isola nel 1637. Segue poi quello
al procuratore Viucenzo Morosini ; e l’altro al
doge Marc’Antonio Memmo. E poichè parliamo
di opere di scultura, ci piacerà osservare il Cro¬
cifisso in legno, che serve di pala al secondo
altare, il quale si reputa del Michelozzi, di
cosi eccellente lavoro, che il Bottari osò dire
poter reggere al confronto di una scultura del
Buonarotti.
Venendo alle pitture, la pala sul I. altare,
colla Nascita di Nostro Signore, è diligente
opera di J. Bassano. II. Martirio di alcuni
Santi: 1II. Maria Vergine incoronata, ambedue
pale di J. Tintoretto; di cui è pure nella
Cappella maggiore la Cena di Gesù Cristo, e
(a destra) la caduta della Manna. L’altar mag¬
giore è „rnato di finissimi marmi e bronzi:
disegnato dall'Aliensa, eseguito da G. Campagna
ove rapp resentò i quattro Evangelisti che so¬