Full text: Una Settimana a Venezia

bastiano, s. Lorenzo e s. Rocco di Giovanni Buonconsigli detto il 
Marescalco, a destra di chi entra in chiesa. Si serbano altresi in 
questa chiesa monumenti che appartennero a 
più antiche costru¬ 
zioni, come p. e. una curiosa vasca di marmo ed una bella colonna 
jonica di verde antico, di grandezza e lavoro distinti. 
Da qui si proceda pel ponte delle savie, per la calle Zusto e 
lista vecchia dei Barri sino alla salizada e 
Chiesa di s. Simon grande (Simeone profeta). — Costrutta 
nell’ esordire del secolo X, a tre navate sorrette da colonne e da 
archi in istile del medio evo ; nel prospetto ha tre altari, il primo 
dei quali a destra, di stile lombardesco (1521). La pala della cap¬ 
pella maggiore figurante la Presentazione di Gesù al tempio, è di 
Palma il giovine, e, dietro la mensa dell’ altare, la statua giacente 
supina del profeta Simeone in marmo greco, pregiata scultura di 
Marco Romano (1317). Di Palma il giovane è pure la pala del ter- 
zo altare, rappresentante l’ Annunziazione della Vergine. 
Usciti dalla chiesa, si oltrepassi il ponte Gradenigo e la calle 
lunga che mette alla fondamenta di s. Simon piccolo sulla sponda 
del canal grande, incontrasi la 
Chiesa di s. Simon piccolo (ss. Simeone e Giuda). — Fran¬ 
ca imitazione del Panteon dovuta all’architetto Giovanni Scalfa¬ 
rotto (1718-1738). Ne adorna il prospetto una magnifica loggia, a 
cui mette una bella scalea di 16 gradini. La loggia, la porta, il 
tamburo della cupola, e i quattro altari seguono tutti l’ ordine co- 
rintio. Elegante, magnifica ed ardita è la cupola che sovrasta questo 
ragguardevole edifizio, peccato sia un po’ troppo gigantesca. In bella 
considerazione vi è pure tenuto un purificatorio del Temanza con 
iscolture del Marchiori. 
Movendo da qui verso il ponte della Croce, percorsa la fon¬ 
damenta dei Tolentini, si giunge alla 
Chiesa dei Tolentini (s. Nicola da Tolentino). — 
E note¬ 
vole la navata a croce latina, disegno di A. Palladio, benchè alte- 
rato dallo Scamozzi. A. Tirali vi aggiunse il magnifico vestibolo 
sul modello di quello del tempio di Antonino e Faustina di Roma. 
L’interno contiene dipinti di valenti artisti, fra i quali nella terza 
cappella a destra è un Erode, la saltatrice e la decollazione del 
Battista, di Bonifacio. Nella crociera a sinistra: la carità di s. Lo¬ 
renzo Giustiniani, del Prete Genovese. Nella terz’ ultima cappella : 
il martirio di s. Cecilia, pala di Cesare Frocaccino. Le due seguenti 
cappelle sono quasi tutte dipinte da Palma il giovine. 
Si faccia ritorno al ponte della Croce, al di là del quale fa 
invito il
	        
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