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GUIDA DI VENEZIA
larmente sottomessi all’influenza del flusso e del
riflusso. I due ingressi al Nord, detti Porto Tre¬
porti, e Porto S. Erasmo, di poca profondità,
non servono che agli abitanti di quella località.
Il porto S. Nicolò del Lido precisamente rim¬
petto al principale ingresso, con una profondità
di 7 piedi, presenta abbastanza acqua per i ba¬
stimenti da costa e per i battelli a vapore. Il Porto
di Malamocco, della profondità di 23 piedi, serve
d’ingresso alle navi da guerra ed ai maggiori
bastimenti mercantili. Il Porto di Chioggia posto
più al Sud non serve che alle barche del Po,
alle navi da cabotaggio, e dei pescatori. Benchè
profondo, è però reso fangoso dalle Lagune che
vi mettono capo.
Questo littorale, o Lido, nei suoi punti più
larghi raggiunge i 100 metri; vi stanno circa
30,000 abitanti, ed è sparso di case e di giar¬
dini. Dal nome dei suoi capoluoghi si chiamano
Lido del Cavallino, S. Erasmo, Le Vignole, Ma¬
lamoćco, Palestrina, Sotto Marina e Chioggia.
Da parte del mare, benchè difeso dalle sabbie.
si dovette però da lungo tempo salvare, con pa¬
lizzate, i luoghi più esposti al furore delle
onde, che colle loro ripetute invasioni avevano
non poche volte minacciato di sommergere il lit-
torale, come pure la città di Venezia. Nel 1744,
la Repubblica incominciò, per consiglio dello Zen-