192 Della Pittura Veneziana
impegno ed attenzione frenavano al'ora
la naturale rapidità di quel focoso inge-
gno, e che opera d’ugual valore volea
che questa ancora quanto l'altra descrit-
ta fosse tenuta.
Sopra questi due quadri altri due ve
ne sono dipinti parimente dal Tintoret-
to. Contiene l'uno s Rocco che risana
alcuni animali, e l'altro esso Santo con-
dotto prigione. Altro da essi non s'im¬
para, se non che sempre non era questo
gran Maestro uguale a se stesso.
Opera bensl della prima bellezza è l'
altro suo gran quadro, ch'è a mezza
Chiesa alla dritta con la probatica Pisci¬
na: composizione ideata da una fantasia
singolarmente vigorosa; eseguita da ma¬
no felice, dotta e prontissima. Non ha
potuto la critica trovar in essa difetto
al cuno, se non quello d’una soverchia
moltiplicità di troppo affollate figure.
Le pitture ch' erano nel vecchio or-
gano sono ora appese alla muraglia dai
lati del nuovo. Da un canto evvi S. Roc¬
co dinanzi al Pontefice, dall'altro l'An-
nunziata.