de Principi.
Brandici, e riceveron Monopoli che volon-
tariamente loro si diede; dopo le quali im-
prese il Doge paſsò a miglior vita, avendo
retto il Principato per il corso di soli Anni
cinque, e quattro giorni, e su sepolto in San
Zaccaria.
Ordelafo Faliero Doge XXXIV.
nell' Anno 1102.
Ordelafo Faliero figliuolo di Vitale, fu
inch’ egli com’ il Padre eloquente e valoroso
hell’armi, onorato del titolo di Prothoseva¬
Pon, e per le sue virtù, benchè di età ancor
giovanile, lo elessero Principe, ed ebbe in mo¬
glie Matilde di sangue reale. Essendo poi
Imperator di Costantinopoli Alessio conti-
nuamente travagliato da Roberto Guiscardo,
limandò ajuto al Doge, il quale speditavi
con prontezza un’armata, si riportò un’ono-
fata vittoria. Egli per tutto il tempo del suo
Dogado sempre ebbe che fare coll'arma alla
nano o per la Patria, o per gli Amici.
Poco dopo l’accennata spedizione apparecchiò
na grand' armata per la Soria in ajuto di
aldovino Re di Gerusalemme,, la quale
volle comandar egli medesimo, e giunto co-
à diede gran prove del suo valore, e prese
a Città d'Acri, per il che ebbero i Vene-
tiani privilegj, esenzioni, e comun imperio
per tutto ’1 Regno di Gerusalemme con i Fran-
tesi. Nel ritorno a Venezia riprese Zara,
the s'era data a Calomano Re d’Ungheria,
seco condusse 390 Ungheri. Al suo tem-
po s'accesero due gagliardissimi fuochi in Ve¬
nezia, uno che usci dalla casa d’Enrico Ze-
no, ed abbrucciò sei contrade; e l'altro due
mesi
C 2