di Castello.
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o detto l'ospitaletto, su fondato da un Gual-
ier Cerusico l' An. 1335. sullo stabile de'PP.
le' SS. Gio: e Paolo concesso a lui. Risiede
questo sotto il governo di 40. tra Nobili, e
Cittadini, ed in spirituale de' PP. Somaschi.
Qui soggiornano da 500. Persone in circa e si
la ricapito a' poveri Febbricitanti della Città
ant Uomini come Donne, ancor che fossero
urchi, Ebrei, o Mori, e per essere rice-
uti, altro non si ricerca, se non che ab-
liano la febbre. Vi sono poi da 120. figli¬
soli, e figliuole, quali tutti s'educano, e si
paritano, o si monacano a spese di detto pio
siogo, sostituendosi altre in luogo di quelle,
she partano, Qui pure s' esercitano nella mu¬
ea, e ne’ suoni, e sono applaudite nelle
ue fagre funzioni, cioè nelle Messe, e Ve-
peri, e massime nella Quaresima, e Feste di
precetto.
La Chiesæ poco tempo fa è stata rimoder¬
sata con sei bell issimi altari tutti d’ archi¬
ettura uniformi, e ricchi per marmi da
Carrara, con rimessi di Rossi, e Verdoni di
rancia, oltre l'Altar Maggiore con un Ta-
rnacolo pur di marmi con rimessi, con
sa facciata esteriore, con Colonne, corni-
oni, fogliami, nicchie, e statue, la cui ar-
nitettura è di Baldissera Lunghena fatta edi-
par da Bartolommeo Cornieno. Nell'entrat
Chieſa alla sinistra, nel primo altare v' è
palla della B. V. con san Gerolamo, e
ut'Antonio da Padova, opera del Cesti: la
conda con la B. V. N. S. in alto con san
tio. Battista, s. Francesco, e s. Giacomo, di
rmano Stroifi; indi il Cristo, colla B. V.
in Giovanni, e la Maddalena di Niccolò
Renieri.