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Del Vestir de Patrizj.
dello stesfo cerchio con panno, formarono
beretta, ch' al presente si usa, ma però pi
stretta assai, e tagliandosi la Stola, che per
deva dal capo, s'appoggiò sulla spalla; ma
larghezza nondimeno tale, che potean es
servirsene per coprirsi il capo quando fos
stato tempo di pioggia. Dopo per maggie
comodità si fecero le maniche larghe, m
strette in bocca, per porvi dentro fazzole
ti, scritture, guanti, e altre cose simili,
queste si dicono a comio, le quali in temp
d'Autunno le ornano con istriscie di Varj,
nell'Inverno di Dossi, e cingonsi di suo
con cintura di Velluto guarnita di sodo a
gento. Negli anni addietro i Giovani port-
vano la Dogalina, cioè con le maniche a
quanto aperte senza eintura, e giunti poi al
età di entrar in Gran Consiglio, si mettev.
no le maniche a Comio, imitando i Romani
che deposta la puerizia, ricevevano la Toga
savano anche il color Rosato, ed il Pavo
nazzo, senza distinzione alcuna; ma avendo
poscia migliorato con buoni ordini, tuti'
Senatori, e Nobil'uomini vestono il solo co
lor nero, restando il Pavonazzo alli Sav
Grandi, e a quei di Terraferma in cert
congiunture, alli Procuratori, ma non sen
pre, ed agli Avvogadori, i quali usano anch
il rosso, e talor il nero, con Istola d'alti
colore, secondo i loro istituti, e tutti quest
vanno sempre in maniche larghe, e finalmer
re usano veste pavonazza a comio i Capi de
le Quarantie, e i Savj degli Ordini; ma
soli Patrizj Cavalieri portano la Stola orlat
d'oro, insieme colla cintura.
I Secretari tutti. vestono di color nero co
mani¬