Full text: Pacifico, Pietro A.: Cronaca veneta sacra e profana osia compendio di tutte le cose più illustri ed antiche della città di Venezia

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Del Vestir de Patrizj. 
dello stesfo cerchio con panno, formarono 
beretta, ch' al presente si usa, ma però pi 
stretta assai, e tagliandosi la Stola, che per 
deva dal capo, s'appoggiò sulla spalla; ma 
larghezza nondimeno tale, che potean es 
servirsene per coprirsi il capo quando fos 
stato tempo di pioggia. Dopo per maggie 
comodità si fecero le maniche larghe, m 
strette in bocca, per porvi dentro fazzole 
ti, scritture, guanti, e altre cose simili, 
queste si dicono a comio, le quali in temp 
d'Autunno le ornano con istriscie di Varj, 
nell'Inverno di Dossi, e cingonsi di suo 
con cintura di Velluto guarnita di sodo a 
gento. Negli anni addietro i Giovani port- 
vano la Dogalina, cioè con le maniche a 
quanto aperte senza eintura, e giunti poi al 
età di entrar in Gran Consiglio, si mettev. 
no le maniche a Comio, imitando i Romani 
che deposta la puerizia, ricevevano la Toga 
savano anche il color Rosato, ed il Pavo 
nazzo, senza distinzione alcuna; ma avendo 
poscia migliorato con buoni ordini, tuti' 
Senatori, e Nobil'uomini vestono il solo co 
lor nero, restando il Pavonazzo alli Sav 
Grandi, e a quei di Terraferma in cert 
congiunture, alli Procuratori, ma non sen 
pre, ed agli Avvogadori, i quali usano anch 
il rosso, e talor il nero, con Istola d'alti 
colore, secondo i loro istituti, e tutti quest 
vanno sempre in maniche larghe, e finalmer 
re usano veste pavonazza a comio i Capi de 
le Quarantie, e i Savj degli Ordini; ma 
soli Patrizj Cavalieri portano la Stola orlat 
d'oro, insieme colla cintura. 
I Secretari tutti. vestono di color nero co 
mani¬
	        
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