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Delle Vite
brevità del suo Principato chiamò sugli occhi
di tutti le lagrime, perciocchè in capo a soli
quattr anni e tre mesi , due giorni meno, egli
venne a morte, compianto non solamente dallo
Stato della Repubblica, ma al tresi dalle Corti
estere, dov'era detto il Principe del Te Deum, e
laſciò in Testamento, che fosse vestito del Man-
tello nero, segno cordiale de’ Patrizj, e por-
tossi a seppellire a San Francesco della Vigna.
Francesco Morosini Doge CVIII. neli anno 1688.
Morto il Principe Giustiniano nel mese d'
Marzo,concordemente vennero all'elezione del
Capitan Generale Francesco Morosini, uno de
più valorosi guerrieri ch' abbia avuto la Repub
blica, ed il più stimato e prudente che fosse al
suoi giorni. Gli furono portate le Ducali a Na¬
poli di Romania, ove invigilava con tutto lo
studio per la Campagna Tentò l'impresa di
Negroponte, e Malvasia, e fatto in sua vece
Gerolamo Cornaro Cavalier e Proc uratore, ei
venne a Venezia, e ricevè la Corona Ducale.
Sotto di Lui acquistossi Malvasia, e la Vallona.
Ma essendo morto il General Cornaro, fu man¬
dato. in suo luogo Domenico Mocenigo, che
in vano tentò l'impresa della Canea, e finita la
Carica, dal Granconsiglio su eletto nuovamen-
te il Principe Morosini con pienezza d'autori-
tà, che di settantaquattr’anni coraggiosamen-
te ricevè il peso di Capitan Generale, e si por-
tò nella Morea; ma la morte dopo soli nove
mesi di Generalato ce lo tolse, lasciando che la
Repubblica, e tutta la Cristianità piangesse,
avendo retta la Ducea per anni cinque, e tre
quarti, il cui corpo portato a Venezia fù sepol-
Sto