DELLAREPUBBLICA. 337
che il Senato gli delega, e che per la
loro natura spettano alla gravità di quel
Consesso. Negli altri giorni riceve le sup¬
pliche, gli si leggono le Lettere degli
Ambasciadori, di cui anche ascolta le
istanze; e a lui pure si leggono quei De-
creti che debbono essere portati al Senato.
Terminati questi affari, si partono i Con¬
siglieri col Doge, i Capi di XL. e i Savi
degli Ordini, e restano gli altri Savi Gran-
di e di Terra-ferma a consigliare gli af¬
fari pubblici: e questa unione si chiama
la Consulta.
IL SENATO ha cura delle cose politi¬
che, intraprende le guerre, stabilisce la
pace, impone decime e tributi, elegge gli
Ambasciadori agli altri Principi, e tutti i
Magistrati principali che sono del corpo
dello stesso Senato.
IL CONSIGLIO DEI DIECI, è composto
oggidi di diciassette. Li dieci vengono
eletti dal Maggior Consiglio, e gli altri
sette sono il Doge coi Consiglieri. E cosi
grande la podestà di questo Consesso, che
potrebbe paragonarsi a quella dei Dittatori
Romani. Ad esso spetta il proccurare che
non nasca veruna sedizione, e che non
vengano fatte Monete false: giudica tutti
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