Full text: Albrizzi, Giovanni Battista: Forestiero illuminato intorno le cose più rare, e curiose antiche, e moderne della Città di Venezia e dell'Isole circonvicine

SESTA. 
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1334. nel mese di Aprile, e terminata 
nel mese di Gennajo, come appare da 
un' antica Iscrizione, scritta il lingua Vi- 
niziana con caratteri Gotici, e collocata 
sopra la porta di questa scuola: leggesi 
in essa: Al nome di Dio eterno, e della 
Biada Vergine. in l'anno, della Incarnation. 
del Nostro. Signor. Mixier. Gesu Christo. 
MCCCXLVII. adi XXV. de Zener. lo 
di della Conversion de S. Polo. cercai ora 
de Bespero. fo. gran teramoto. in Venezia. 
e quasi per tutto el mondo. e caze, molte. 
cime de Campanili. e case. e camini. e la 
Glesia de S. Basejo. e fo. si gran spaven- 
to. che quasi. tutta la zente. pensava. de 
morir. e no. ste. la Tera. de tremar, cerca 
di XL. e può. driedo. questo. comenza. una 
gran mortalitad, e moria la zente. de di¬ 
verse malattie, e nasion. e alguni. spuda¬ 
va. sangue. per la bocca. e a alguni ve¬ 
gniva glaudune, sotto li scaii. e al mezene. 
e alguni. vegnia. lo mal. del carbon per le 
guaine. e pareva. che questo, mal. se piase. 
l' un dall' altro. zoèj li san dall' infermi. 
Et era la zente, in tanto. spavento. che el 
pare. no voleva andar dal fio. ne el fio. 
dal pare. Durò. questa. mortalitade. cerca 
mexi VI. e si se dixeva. comunemente. che 
el jera morte. una delle do parte della zen- 
te de Venexia. E in questo tempo se tro- 
va
	        
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