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luogo era un Palazzo dei Duchi Estensi
di Ferrara. Ritornando alquanto addietro
per la via, che vi ci ha condotti, s’ in-
contra la Chiesa dedicata a S. Jacopo Mag.
giore, Fratello di S. Giovanni, detta an-
ticamente S. Giacomo di Luprio, e poi S.
Giacomo dallo Rio, e finalmente per cor-
ruzione di voce
S. GIACOMO DALL'ORIO, Par¬
rocchia di Preti, con sette Altari. Que¬
ſta riconosce i suoi principj dalle Fami¬
glie Badoara, e Mula negli anni 1225.
Indi fu ristaurata più volte, massime nel-
la Cappella del Ss. Sagramento, ove si
vede ereto un Tabernacolo di fini mar-
mi. Le preziose Pitture di cui va ador-
na, sono di Paolo Veronese, e della sua
Scuola, di Francesco Bassano, del Palma
giovine, di Melchior Colonna, di Loren-
zo Lotto, del Tizianello, di Giovanni
Buonconsigli, del Padovanino, del La-
zarini, di Gio: Battista Pittoni, e del
Guarana. La Sagrestia fu tutta dipinta dal
Palma, e Paolo Veronese vi dipinse la
Cappella di S. Lorenzo, e il Soffitto so-
pra l’Altare della Concenzione,
Osservabile è il Pulpito di forma ot-
tangolare, formato di finissimi marmi, so¬
stenuto da un solo piede. Vi è una Co-
lon¬