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PRIMA.
parte ove ora è la Zecca: ma sotto il
Principato di Sebaſtiano Ziani, seccato il
Canale e agguagliato col suolo, fu allun-
gata la Piazza, e disfatta l’antica Chiesa
venne trasportata nel sito ove al presente
ritrovasi. Ridotta poi anche questa cadente,
fu rifabbricata nel 1556. col disegno del
Sansovino a pubbliche spese, sotto il Doge
Lorenzo Priuli. Questa benchè picciola
è una delle più belle Chiese, si per la
sua struttura, che per la preziosità dei
marmi di cui va ricca, e merita ancora
di esser considerata per molte insigni Pit¬
ture di cui va adorna; essendovene di
Paolo, del Tintoretto, del Vivarino, del
Brusaferro, di Luigi dal Friso, del Cav.
Bambini, del Lazzarini, di Sebastiano
Rizzi, di Gian Antonio Pellegrini, e d'
altri valentuomini.
Nel mezzo di essa giace sepolto Mel-
chiore Michele, Proccuratore di S. Mar-
co, al quale si dà il titolo di Cavaliere
della Milizia Aurata, e di Conte del
Sagro Palazzo Lateranense, come appare
dalla Iscrizione che quivi si legge, Egli
diede a questa Chiesa una Reliquia del
Legno della Ss. Croce, dono, che gli fu
fatto dal Pontefice Pio IV., quando an-
dò a Roma a rallegrarsi a nome della Re-
pubblica per la sua assunzione al Ponti
E' de¬
ficato.