DI CASTELLO. 149
MCCC.LXVI. Die prima Septembris, sepol¬
tura egregij & strenui Viri D. Andrea Eriz-
zo, honorabilis Procuratoris S. Marci, & suo¬
rum haredum.
Dalla parte del secondo Chiostro giace
Giacomo Ciera Vescouo di Corone,
Hora per considerar con ordine le Pitture
ritorniamo la terza volta alla Porta mag.
giore , e cominciando alla sinistra, nell'Al-
tare, ou'è la Statua di S. Rosa, vedremo
vna Tauola fatta in diuersi comparti, ou'è
la Beata Vergine col Bambino, S. Domeni-
nico, S.Lorenzo, S. Agostino, S. Marco
Euangelista, e S. Gio: Battista: opera del Vi-
uarino fatta l'anno 1422.
Segue la sempre più marauigliosa Tauola
di S. Pierto mart. dipinta dal Pennello della
natura, da Tiziano, e tanto basti.
Passata la porta della Sacrestia v'e vn qua-
dro con vn miracolo di S. Antonio da Pado,
ua: opera di Gioseffo Enzo,
Segue la Tauola di Christo morto soste-
nuto da gl'Angeli: mano del Varotari, co,
piato da Paolo Veronese.
Nella Cappella del Rosario alla sinistra
nell'entrare, v'è Christo in Croce , con la
Madalena a piedi, & altri Santi: mano del
l'intoretto.
Segue Christo alla presenza di Caifasso:
nano di Giouanni fiamingo.
Segue vn'altro quadro, oue Nostro Si-
gnore impugna il fulmine della Peste, e la
Beata Vergine intercede per i mortali: mano
l'Andrea Corona.
Appreſso v'è la visita di Maria Elisabetta:
pera di Santo Peranda.
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