Full text: Volume (4)

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vecchio dipinse nella sua prima maniera i ss. Giambattista, 
Pietro, Paolo, Marco, e Girolamo. Esser deve delle sue prime 
opere molto tenendo dello stile antico comunque assatto gior¬ 
gionesco ne sia il colorito. 
Passato il grandioso altare susseguente, dedicato a N. D., 
nel terzo altare è di Leandro Bassano la tavola colla Visitazio¬ 
ne di M. V. 
Fu aperta nell’anno 1611 la cappella a fianco della maggiore, 
la cui pala fu dipinta con somma correzione dal vivente pro¬ 
fessore Odorico Politi, mentre Giuseppe Paoletti nei primordi 
di questo secolo ne pingeva il soffitto. Di Leandro Bassano so¬ 
no i due quadri laterali colla Nascita di M. V. nell’uno, e con 
s. Zaccaria che arde l’incenso nell’ altro. 
Jacopo Tintoretto nel 1565 fece la pregiatissima tavola del 
magnifico altar maggiore con Gesù risorto, s. Cassíano e s. Ce¬ 
cilia ai lati del monumento, ed il medesimo pittore, nei due 
quadri laterali, espresse nel 1568 la Crocifissione e la discesa al 
Limbo. 
Trascorsa l’altra cappella a fianco della maggiore ornatissi¬ 
ma dimarmi, nel primo altare laterale Matteo Ponzone di¬ 
pinse la pala con Cristo in croce ed i ss. Lorenzo, Domenico, 
Francesco e Bernardo. 
Di sotto al pulpito è chiuso il battisterio da pregevoli co¬ 
lonne di serpentino. La pala dell’ ultimo altare con s. Antonio 
di Padova è di Lattanzio Querena. 
I piccoli comparti della cantoria dell’organo si tengono sic¬ 
come opera di Jacopo Tintoretto. In quello alla destra espres¬ 
se egli s. Cassiano nell’atto di tenere scuola; in quelle di mezzo 
il santo perseguitato ; nell’ ultimo il santo consacrato vescovo. 
Parecchie scuole di divozione erano addette a questa chiesa, 
cioè: del Smo. che dispensava due grazie all’ anno di 50 du¬ 
cati pel collocamento di due donzelle ; di s. Cecilia; di s. Ma¬ 
ria Elisabetta; dell’ Annunziata; degli Osti; di s. Francesco 
de’ Salumieri, ed un sovvegno di cento religiosi sotto la pro¬ 
tezione di s. Antonio. Ora la scuola di s. Antonio, fatta nume¬ 
rosissima di contratelli e resa filiale a quella del Santo di Pa¬ 
dova, serve di decoro a questa chiesa. 
Il campanile è antico, e pare che fosse fatto ad uso di torre. 
1 primi teatri di Venezía furono in questa contrada; il più 
antico è quello che nella corte Michel portava il titolo di 
nuova Commedia per distinguerlo dall’ altro più recente che 
ad uso di opera fu ridotto nella cosi detta calle del Teatro. Ar¬ 
so esso nel 1629 venne tosto rifabbricato; ma per antichità 
minacciando rovine fu di nuovo costrutto nel 1763 dall’ archi¬
	        
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