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fra Paolo, molto benemerito alla fabbrica di questa chiesa. So¬
no pure del medesimo pittore i chiaro-scuri intorno il vólto,
nonchè il Davidde nel soffitto della cappella maggiore.
La pala del primo altare con N. D. e s. Rosa di Lima col
bambino, s. Catterina col crocefisso, e s. Agnese di Montepulcia¬
no è del detto Tiepolo. Qui tenne egli una maniera correttis¬
sima, un impasto di colorito che spesso ad olio neglesse, e qui
poi fece pompa di certi magistrali avvedimenti nell’uso delle
penombre, che chiunque studierà in questa pala ne trarrà buon
prositto.
Sono di Giambattista Piazzetta le pale de’due altari seguenti.
Mostra l’una l’effigie di s.Domenico fra ornati di marmo scolpiti
da Giammaria Morleiter, e la seconda i ss. Vincenzo Ferreri,
Giacinto, con un’ immagine di N. D. ed il Sacramento tra le
mani, e Lodovico Bertrando con un calice, da cui per miracolo
esce un animaluccio.
All’ altra parte si trova nel primo altare una tavola di Jaco¬
po Tintoretto con Cristo in croce e le Marie, la più graziosa
forse tra le opere di quel maestro, e nel terzo altare la pala
con s. Pio seduto in trono, s. Tommaso in piedi e s. Pietro mar¬
tire genuflesso, l’estrema fattura di Sebastiano Rizzi.
Il ricordato Giammaria Morleiter scolpi intorno la chiesa e
le sei statue rappresentanti Abramo, Aronne, s. Paolo, s. Pietro.
Mosè, e Melchisedecco, e gli otto bassi rilievi, che offrono il
Centurione implorante la salute, la guarigione del cieco nato
Cristo risorto che apparisce alla Maddalena, il battesimo di
Cristo, l’incredulità di s. Tommaso, la Samaritana, l’infermo
della probatica piscina e s. Pietro che passeggia sulle acque.
Ascritte erano altre volte a questa chiesa la confraternita del
Nome di Dio, quella del Rosario e quella del Cingolo di s. Tom¬
maso, oltre un altra, detta volgarmente l’Ora degli Agonizzan-
ti, consistente nell’unione di persone divote obbligatesi a reci¬
tar il Rosario in certi di determinati, e con 'tale distribuzione
da esservi stato continuamente chi pregasse per lo buon pas-
saggio delle anime. Continuando il cammino delle Zattere, in¬
nanzi di giungere al ponte della Calcina, vedesi la casa dove
abitava il celebre letterato Apostolo Zeno, poeta Cesareo ed il
precursore di Metastasio. Indi, seguendo il detto cammino, do¬
po il ponte degl'Incurabili, v’ ha la sontuosa