Full text: Volume (4)

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mensile dall'Autorità superiore stabilito, e colle sostanze de're¬ 
ligiosi suoi confratelli, il sodalizio di s. Rocco mantiene nella 
propria chiesa il decoro delle sacre funzioni, provvede al sos¬ 
tentamento del proprio cappellano éd alla conservazione non 
meno della chiesa che della scuola. 
Facendoci ora ad esaminare l’insigne edifizio di questa scuo¬ 
la, che può annoverarsi tra i più cospicui edifizi di Venezia e 
forse di Europa, vedremo primieramente il suo prospetto tutto 
di pietra istriana di architettura composita. Lo adornano otto 
spiccate colonne canalate; magnifica n’è la porta; bellissimi gli 
ornamenti delle finestre; vago il cornicione, l’architrave ed il 
fregio, e tutto in somma con mirabile simmetria è divisato. Pari¬ 
menti è magnifica la facciata posteriore, e comunque accagio¬ 
nàta venga di soverchi ornati ed intagli, tiene un non so che 
di maestoso e di nobile che piace a ciascuno. 
Nell’angolo presso la chiesą v’ha una porta, donde si passa in 
un andito, sulla porta-opposta del quale sta il scerico gonfalone 
colla sigura di s. Rocco; dono della confraternita di Bologna 
dipinto dal Galanino sul disegno di Lodovico Caracci. Di qui 
si entra nella gran sala terrena, divisa in tre navate da un dop¬ 
pio ordine di colonne in varia forma canalate, con bellissimi 
capitelli e piedistalli ornati di fini marmi. Le pareti di questa 
sala sono all’intorno abbellite dall’artificioso pennello di Jaco¬ 
po Tintoretto. Il primo quadro offre l’ Annunziazione di una 
verità che illude; il secondo l’Adoràzione dei magi; il terzo la 
fuga in Egitto; il quarto la strage degl’innocenti con tale ga¬ 
gliardia di pensieri, con tanta espressione nei sembianti e con 
si bella varietà negli aggruppamenti da poter pascere ogni im¬ 
maginazione. Nell’ angolo evvi un paese colla Maddalena nel 
deserto. Vuolsi opera di Girolamo Campagna il s. Rocco che 
è sopra l’altare. S. Maria Egiziaca, finalmente, che legge nella 
foresta, è nel primo quadro della successiva parete; la Circonci¬ 
sione del Signore è nel secondo, e nell’ultimo l’Assunzione. 
Dalla detta sala terrena, per due disgiunte branche di scala 
ornate nell’ingresso da marmoree colonne con piedistalli-bel¬ 
lissimi, si ascende ad un pianerottolo dove è fermata l’at- 
tenzione dell’ osservatore dalle sculture dei pilastri delle fi¬ 
nestre e dall’ iscrizione situata tra le finestre stesse che ricorda 
la pestilenza del 1576 per la quale fu desolata la città e perirono 
circa 400 confratelli di questa scuola. La superiore iscrizione 
fu posta nel 1782 al Pontefice Pio VI quando, reduce da Vien¬ 
na, visitò la scuola medesima. Lavoro di Tiziano, eseguito nella 
migliore sue età e sublime sotto ogni aspetto, è la Vergine An¬ 
nunziata che sta nell’alto. Pervenne alla scuola per testamento
	        
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