102
ciata della Zecca rivolta al Molo? Ognuno de’ tre ordini ond' è
compartita ha un carattere tutto proprio. Il primo, affatto rustico
a doppie borze è chiuso ne’ nove suoi vólti per dinotare esser
quello il pubblico scrigno; gli altri due, dorico l’ uno e ionico
l’altro, aspri di bugne ed esagerati nei consueti rapporti delle
trabeazioni, formano certo misto di gravità e di sodezza che quasi
ferrea mano viene a stringerti il cuore ed a persuaderti, senza scala
di raziocini, che la solidità è in quell' edificio , che ad officine è
destinato , ad uffici di gran forza, di gran gelosia.
Di figura quadrangolare è desso : lungo 148 piedi o metri 51,46:
largo sulla fronte piedi 80, e 63 alla coda, alto nell’ esterno
prospetto piedi 80, o metri 27,82. Composto di grossi marmi
Istriani co’ cieli a vólto per guarentirlo dal fuoco, ha poi nel mezzo
un cortile regolare e magnifico, lungo piedi 68 172 , largo 35, chiu¬
so da quattro interni consimili prospetti, che sebbene seguano l’eu¬
ritmia dell' esterna facciata sorgente sul Molo, pure vennero mo¬
dificati a maggior gentilezza, sostituendosi i pilastri alle colonne
adoperate nell' esteriore facciata, abbassandosi alcun poco gli or¬
dim e tutto questo perchè il punto di vista nel cortile è più
dappresso, la scena è ivi ristretta, non si ampia come per la fac¬
cia esterna. Tanto calcolavano gli antichi! E noi?.... Nel mezzo
del cortile fa bella mostra una cisterna adorna di nobile interco¬
lunnio, sulla cui trabeazione siede Apollo, simbolo dell’ oro, sta¬
tua di molto merito di Danese Cataneo.
Il terrestre ingresso della Zecca trovasi sotto il portico della
Biblioteca, posteriormente eretta dal medesimo Sansovino. Precede
un piccolo vestibulo fregiato di due giganti scolpiti da Girolamo
Campagna e da Tiziano Aspetti; indi ricorre una galleria che
separa in due parti il fabbricato ed alla cui estremità c’è l’accesso
per ačqua. La parte a destra è appunto formata dal cortile men¬
zionato ripartito in tre piani ne’ quali, con savia distribuzione, si
trovano le differenti officine occorrenti per ogni sorta di moneta¬
zione ; l’altra parte alla sinistra, per una magnifica scala, guida ai
nobili appartamenti destinati in antico e tuttora ai vari magistrati
della Zecca.
Antica libreria di s. Marco ora palazzo reale.
Il maestoso edificio della Libreria , quello delle Procuratie nuo¬
ve , e della Nuova fabbrica, occupanti con 78 arcate due lati della
piazza ed uno della piazzetta, girando anche un poco sul Molo ed
accostandosi colla fronte della Libreria sino alla Zecca, costituisco¬
no adesso insieme uniti il Palazzo Reale, residenza di SUA MAESTA
lIMPERarore e Re, de’ Principi del sangue, ed in alcuni quarti
dell’ I. R. Governo. Noi però gli andremo esaminando particolar¬