Full text: Volume (2)

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Conti nella diocesi Vicentina (an. 1534 ), coll obbligo soltanto 
di mantenervi un vicario perpetuo per la cura delle auime. 
Prta che avvenisse la soppressione generàle delle corporazioni 
nel 1801 dal governo austriàco furono introdôtte in questo cou¬ 
vento; le religiose salesiane fuggite dalle rivoluzioni della Francia 
e fattesi tra noi benemerite per la colta educazione che porgonô 
alle fanciulle. 
Esaminando ora la chiesa di s. Giuseppe si potrà osservar in essa 
prima la semplice esteriore facciata sulla porta della quale Giulio 
dal Moro, in troppo alto rilievo, espresse l’Adorazíone de’ Mági. 
indi il quadro che sta appeso alla destra di chi entra con M. V. 
porgente il bambino -a s. Caterina : opera de’ primi tempi del¬ 
la nostra scuola. Per la porta vicina a questo quadro entrasi 
in un atrio dov' è un monumento con busto di marmo al medi¬ 
co Lorenzo Squadroni morto nel .1680. 
Da quest’ atrio ripassando in. Chiesa niente può fermare l' at¬ 
tenzione salvo che nell’.altare dietro al maggiore merita ogni at¬ 
tenzione la nascita del Salvatore , opera- di Paolo Veronese, di 
composizione graziosa, di nobile pensaniento e di uû tocco sa¬ 
porito. Indi in una parte della stessa cappella maggiore vedrassi 
un piccolo deposito di Alessandro Vittoria al senatore Girolamo 
Grimani morto nel. 1570 , con mezzo busto e con un elegan¬ 
tissimo ornamento. che ciâge la inscrizioné. La pala.poi dell'ultimo 
altar alla sinistra presso la porta, opera diParrasio Michele, 
esprimente Cristo deposto , non vuol pureessere trascurata . Ma 
scorge ognuño che l’opera più grandiosa quanto a mole se noi 
quanto a stile è il grande deposito al doge Marino Grimani 
ed alla dogaressą Morosina sua moglie (1) opera di Vincenzo Sca¬ 
mozzi. „Girolamo Campagna ne fece i. getti di bronzo, le sta¬ 
tue e gl’intagli. Espresse nef bronzo sotto la statua del doge la 
sua incoronazione, ed in quello sottoposto alla statua della doga¬ 
ressa la incoronazione di lei e la prèsentazione della Rosa bene¬ 
(1) Marino Grimani fa eletto doge nel 1595. Grandi furono le allegrezy¬ 
pel suo innalzamento al ducato. Al tempo di lui tornarono gli Uscocchi ad in 
solentire in mare ed in terra e novellamente Venezia li perseguilava, ed a 
tempo di lui (an.1600) Enrico IV re di Francia fu ascritto alla nobiltà Ven- 
ziańa.La Repubblica si pose inoltré in difesa contro la Spagna lottando eziandio 
con la corte di Roma perchè il consiglio de’X avea proceduto contro due sácer¬ 
doti colpevoli.«Nel secondo anno del suo principato volle questo principe cli 
sua moglie Morosina Morosini fosse incoronata dogaressa, il che si fece con 
tante pompe quante giammai ne fossero state fatte. Il pontefice Clemente 
VIII mandò in quell’occasione alla dogaressa una rosa d’.oro benedelta che 
sempre ella tenne presso di sé, ma come venne a morire ordinò che. fosse con¬ 
servata nel Tesoro di s. Marco insieme alle altre rose presentale ai dogi dai 
sommi pontefici. Mori il doge Grimani nel 1605.
	        
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