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importanza è desso, avvegnachè è forse il più antico documento
del primitivo vestire veneziano. E sebbene non più, là salisca del
ducato di Domenico Selvo, pur sapendosi non essere accadute mu¬
tazioni rilevanti nel vestire, dal primo doge sino a quell’epoca, pos¬
siamo a buon diritto. congetturare che il doge ivi effigiato sia ve¬
stito alla foggia degli antecedenti, e per una logica deduzione che
al primo modo ne sia pure la dogaressa, non meno che gli altri
personaggi che popolano il ’quadro. Tutto greco è il loro costume.
I Veneziani sottrattisi alle persècuzioni barbariche, e raccolti in 'que¬
sti lidi ed- in queste isolette, aveano mestieri di un braccio pos¬
senté che proteggesse la indipendenza loro: Ogni interesse, ogni
principio li gettava naturalmente in braccio del greco impero, e se
questo trovava nei nostri un veiçolo commerciale col continente
un antemurale aï barbari, i nostri per lo contrario ricevevano da
Greci protezione nei traffici, mezzi per dilatare le relazioni ed
a mano a mano condursi ad un' altezza capace d'opprimère i mede¬
simi difensori loro antichi. Patria dei Veneziani primitivi era- il
mare, ed ovunque fossevi un bene, un interesse : I matrimon
loro indifferentemente contraevansi negli scali più frequentati, e
quinci la donna orientale ritrovava la casa" in queste lagune, e
quindi il Veneziano a vicenda la piantava nelle contrade d’Oriente.
Fondeansi cosi in sulle prime i costumi di un popolo in quelli di
un altro, -che, sebbene un braccio di acqua dividesse i nostri dal
continente, pur dissimili riuscivano nel sermone, nelle vesti , nelle
forme, nei volti ec. Anzi tale tinta orientale veniva in essi infusa
che ad onta di tante vicende subite dalla natura veneziana ancorg
nei volti nostri assai essa trasparisce. Come però surse .Venezia
allo stato di città, di capitale ; come languiva lo spirito mercan¬
tile, e gli acquisti di terraferma andavano collegando nuovamente
i nostri agl’ italici, l’orientalismo rimase nel solo vestito de' magi¬
strati, ed il réstante del popolo si accostò alle forme del conti¬
nente. Il linguaggio stesso, serbato il greco movimento nelle frasi
più si fe vcino al comune italiano : le maniere, la civiltà
ogni cosa finalmente s’ è cangiata, sicchè le antiche relazioni ve¬
neziane coll'oriente, le quali tanto valsero ad informare la natu¬
ra nostra, divennero soggetto di discussione tra gli éruditi; quasi
ne scapitasse la indipendenza nazionale. Ma frattanto, colle altre
prove degli scritti sussistenti,sta eziandio il ricordato musaico de
primo vôlto inferiore a farci conoscere greci nelle vestimenta
musaico, tanto prezioso a nostro avviso; che al suo perire nulla più
forse rimarrà a sensibilmente dimostrare la origine della venezia¬
na fisonomia orientale.
Il secondo musaico esprime i veneti magistrati in atto di vene¬
rare il corpo di s. Marco. Sebastiano Rizzi ne diede il cartone
(an. 1728) e lo lavorava Leopoldo dal Pozzo. Quai begli scorci!
Quanto è bene intesa l'aerea prospettiva! Raſfrontisi la vivacità di