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regolare e benefica a tutti i rami della Pubblica Amministra¬
zione.
Il nostro Arsenale, e il Comando Superiore qui stabilito,
divennero centro della Marineria di tutti gli stati Austriaci;e
onde rendere il beneficio vieppiù luminoso, degnò SUA MAESTA
I. R. A. decorare il Veneto Naviglio colla presenza di un PRIN¬
cIe dell’Augustissima Sua Prosapia.
Il Serenissimo Arciduca FEDERICO D'AUSTRIA, seguendo si¬
no da’ suoi verdi anni le gloriose orme dell’ Eroe da cui ebbe
vita e chiarissimi esempii negl’ illustri trofei dal suo braccio
all'immortalità consecrati a Würtzburg = a Stockach= a Cal-
diero = ad Aspern, e in tanti altri campi d’onore, segnalò le
sue prime navigazioni nelle conquiste di Saida e di Acri, che
destarono universale ammirazione, e gli meritarono encomio dal
giudice più competente, imparziale e severo, l’Ammiragliato di
Londra.
Cosi la Fama, che, dieci,lustri or sono, prese sulle ali il gran
Nome di CARLO D’AUSTRIA, ripigliò il volo, e la tromba per
quello di FEDERICO.
Eguale allo splendore de’ suoi allori, fu la modestia del¬
l'Augusto Duce marittimo, il quale, reduce dalla vittoria, pro¬
segui di grado in grado la sua brillante carriera, sino a che
la Sovrana Munificenza, e per rimunerarne le gesta, e per as¬
sicurare a Venezia l’onorevole beneficio della Sua qui residenza,
discese ad innalzarlo al rango di Vice-Ammiraglio, e affidargli
il Comando Superiore delle forze marittime della Monarchia,
con la Direzione Suprema dell'Arsenale.
NB. Segue la Nota.