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e fondarono questa Chiesa dedicandola a S. Maria Assunta, detta
S. Maria de Celestibus, volgarmente Celestia, presso la quale
fissarono abitazione.
Al principio del secolo XVI. gravissimi disordini di quella
religiosa famiglia determinarono il Governo a toglierne ai Mo-
naci la direzione, affidandola invece al Patriarcato, che n’ ebbe
cura sino alla soppressione nel 1810 avvenuta.
Nel 1569 distrutto quello stabilimento dalle fiamme, il
Chiostro venne riedificato nel 1571 = nel 1606 fu data opera
anche alla Chiesa, dappoi consecrata nel 1614.
Cospicui ristauri, e ricchi ornamenti ebbero il Monastero,
ed il Tempio per le generose sollecitudini dell’Abbadessa Don¬
na Laura Memmo, e delle Sacrestane Maria Cornaro, e Tria¬
dana Molin.
Qui erano deposte le spoglie mortali di chiarissimi uomini,
e fra le altre quelle del Doge Lorenzo Celsi, del celebre Capi¬
tano Carlo Zeno, e dell’illustre letterato Triffon Gabriello.
I. R. ARSENALE.
Ampio spazio, in questa Parrocchia di S. Martino, occupa
l’I. R. Arsenale.
Mancano traccie sicure della prima sua fondazione, ma
una Potenza marittima, qual sin dall’origine fu Venezia, non po¬
teva far senza d’un grandioso stabilimento per le costruzioni
navali, e pel guerriero loro corredo.
V’ha quindi tutta ragione di ritenere, che ne’primordii del-
la Veneta Società, o al più tardi quando al principio del IX. se-
colo l’irruzione del Re Pipino costrinse il Governo a fissare la
sede in Rialto, l’Arsenale siasi fondato.
In tre principali riparti convien distinguere questo vasto
Edifizio, cioè