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CONCLUSIONE.
sacri e profani Edificii da quest’ opera presentati,
cenni storici e biografici che richiamano alla memoria lumino¬
sissime gesta, le solenni festività ed usi che vi hanno rela¬
zione, non contemplano solamente di conseguire la religiosa
attenzione de’devoti, di soddisfare la curiosità degli amatori
delle Arti, degli indagatori di avvenimenti e costumi delle na¬
zioni, ma elevando a più sublime pensiero la mente, possono
interessare l’umano spirito sotto altro più grave ed utile
aspetto, cui mira appunto il discorso.
In questa età nostra, tanto ferace di ampio sviluppamento
d’idee, non può riescir malagevole di penetrare con perspica-
cia nella filosofia delle discipline ed instituzioni della veneziana
Repubblica,.per iscoprire la profonda radice della sua prodi¬
giosa longevità nelle savie sollecitudini del Governo, dirette a
cementare colla religione il proprio edificio politico, ed a con¬
solidarlo nel girare de’ secoli e delle circostanze, studiando e
secondando le inclinazioni e il progresso de’tempi, come i
bisogni, i desiderii e le opinioni de’ popoli.
La cessazione di pubbliche calamità ; le più famose vitto¬
rie, e qualsiasi prospero avvenimento, qui celebravasi, come
abbiamo veduto, colla erezione di Templi, con festosi analoghi
anniversarii, o con inaugurazione di altra maniera di monu¬
menti che ne serbassero rimembranza valevole a riferire alla
protezione del Cielo l’esaudimento de’nostri voti.
Cosi alimentando lo spirito di religioso rispetto, con esso
nutrivasi quello pur anco verso il Governo, poichè l’abitudine