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Fondata nel 1034 dalle famiglie Sciavola e Rampana di Ra¬
venna verso quel tempo qui trasferite, fu poi eretta in Parrocchia,
e tal si mantenne sino alla più volte accennata epoca della concen¬
trazione.
Secolarizzata nel 1810 e convertita ad usi diversi, divenne pri-
va di ogni ornamento. Da pochi ańni però alcuni devoti sponta¬
neamente riunirono copiose obblazioni pel suo ristauro che fervo¬
rosamente procede.
La veneta religiosa pietà si è manifestata anche’ in questa oc¬
casione, poichè animati tutti gli ordini degli abitanti pel ristabili¬
mento del tempio, gareggiò anche il bel sesso nel decorarlo.
Tre nobilissime ornatissime Dame a ciò intente si segnalarono.
La contessa Teresa di Thurn ascritta nella verde sua età alla Rea¬
le Accademia di Belle Arti in Firenze, e la contessa Clementina
Mocenigo nata contessa di Spaur, dama della Croce Stellata,
e del Sacro Ordine di S. Giovanni di Gerusalemme, istituite am¬
bedue da questo celeberrimo professore sig. Lipparini, coronarono
le tante lor qualità colla maestria di trattar la pittura, per cui
esercitarono a lustro di questo Tempio l’esperte gentili lor destre.
Pinse la prima il Santo Re Ferdinando dominatore della Castiglia
e di Leone, in atto di umiliare dinanzi al sacro Altare fervi de preci
pel celeste aiuto nel guerreggiar contro gl’infedeli. Questa gran tela
decora, a mano manca della Porta maggiore, il secondo Altare.
Sorge, rimpetto a questo, altro Altare destinato ad accogliere
un’egual tela su cui la preaccennata dama Mocenigo si occupa di
incarnare il suo disegno, che presenta S. Anna in atto d’istruire
Maria quando era fanciulla.
La contessa Loredana di Gatterbourg-Morosini, decorata essa
pure delle insegne del sacro Ordine Gerosolimitano, mossa dall’in¬
nata sua devozione, fece splendida eco alla generosa pietà di co-
deste illustri due dame, fregiando il Maggiore Altare d’un dipinto
magistralmente condotto, rappresentante il Martirio del Santo Ti¬
tolare, da essa fatto all’uopo eseguire dal rinomato nostro Lattan¬
zio Querena.
Al risorgimento di questa Chiesa concorsero, in maniere di¬
verse, tanto le pubbliche amministrazioni, quanto le famiglie e gli
individui di tutte le classi, con vario genere di donativi.
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