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Ne’primi tre secoli dallo stabilimento della sede del governo
in Rialto, alcuni templi e gran parte delle abitazioni, essendo co¬
strutte di legname, sotfersero spaventevoli incendj distruggitori d'intere
contrade. Quello del 1105 ridusse in cenere 24 chiese, e fra esse
quella di S. Gregorio, oltre immenso numero di altri edificj. Per
evitare si frequenti disastri, si cominciò intorno al secolo XII a
costruire in muratura, impiegando all'uopo i mattoni di romana
fabbricazione tratti dalle rovine di Altino, perciò chiamati Alti¬
nelle.
Si è detto, essere stata innalzata sin da principio la residenza
del doge presso S. Marco ; nondimeno molti pubblici ufficí, e quelli
particolarmente destinati al commercio, erano stabiliti in Rialto.
Anche ne dintorni della chiesa de’Ss. Apostoli avevano sede
alcune magistrature; forse ivi stava la curia degli antichi tribuni ai
dogi anteriori. Il Campiello della Cason pare abbia presa la de¬
nominazióne dalle carceri che potrebbero essere colà esistite, incaso¬
nare equivalendo a Venezia ad imprigionare. Nel canale fra quel
campiello e la chiesa di s. Canciano, i primi dogi tenevano le bar¬
che armate pronte a difendere la città in caso di qualche nemica
scorreria ; lo che si combina colla tradizione, sedessero in quel sito
i preposti alla pubblica quiete.
E però verosimile abbandonassero i magistrati in tutto o in
parte quella residenza, quando il doge Ziani, intorno al 1 175, am¬
pliò il palazzo Ducale, ad oggetto di concentrarvi le autorità incari¬
cate dell’esercizio della punitiva giustizia.
Quella nuova ampliazione, le precedenti visite degli impera¬
tori Ottone III ed Enrico V, il congresso del 1 177 di papa
Alessandro III con Federico Barbarossa, il quale monarca in
quella occasione rilasciò ai monaci di S. Giorgio Maggiore un di¬
ploma datum in Palatio Ducis, e finalmente il contemporanco
concorso di molti principi e ambasciatori che in unione ai loro se¬
guaci componevano circa 1500 individui, sono tutte circostanze
che combinano a stabilire lo stato florido della città sin da quel
tempo.
Altra pruova dell’ampiezza di Venezia intorno a quella epo¬
ca ne porge altresi la sua divisione in sei circondarj chiamati Se¬