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della maggiore. Questo colossal manufatto percorre nel suo com¬
plesso una linea di metri 3,601 : 43, che tale appunto in quel sito
è l’ampiezza della Laguna.
S. A. I. IL SERENISSIMO ARCIDUCA D’AUSTRIA RANIERI VICE-RE
DEL REGNo L. V. ha degnato stendere nel giorno 25 aprile 1844
l’Augusta sua Mano per collocare, di tanta opera insigne, la Pri-
ma Pietra, benedetta dall' Eminentissimo Cardinale Jacopo Moni-
co Patriarca di Venezia, con solenne intervento delle primarie
Autorità, e festoso concorso di tutte le classi della popolazione.
Incominciato il lavoro dopo la metà di quell’ anno 1841, si
condusse con tanta sollecitudine a compimento, che nel giorno 11
Gennajo 4846 fu inaugurata l’ apertura del Ponte gigante : la di
cui costruzione richiese il dispendio di circa cinque milioni e sei¬
centomila Lire Austriache.
L’Ingegnere in Capo Sig. Giovanni Milani profondamente
edotto ne’ lunghi suoi viaggi de’ sistemi delle Strade ferrate, fu
scelto sin dal principio per comporre il progetto di tutta la linea
della nuova strada da Milano a Venezia. Egli comprese nel suo
lavoro anche il Ponte che attraversar dovea la Laguna, del quale
il piano era digià tracciato dall’Ingegnere Sig. Tommaso Meduna.
Ritiratosi poi temporariamente il Sig. Milani da quel servigio, ne
assunse le veci il Sig. Ingegnere in Capo Luigi Duodo, che mo-
diticò alcun poco il Progetto del Ponte, e approvata dal Governo
la sua riforma, fu commessa in base della medesima la esecuzione.
Venne questa diretta dall' Ingegnere Sig. Andrea Noale, e
tutta l’opera fu condotta colla massima diligenza dal Veneziano
Sig. Antonio Busetto soprannominato Petich, esperto Maestro che
in moltissime altre pubbliche costruzioni difficili e di alta impor
tanza, avea dato saggi di onestà e di sapere.
La Testa di Ponte alla Stazione di Venezia congiunta, divi¬
desi in due sezioni, fra le quali scorre il Canale Colombola, esca¬
vato nel letto stesso della Laguna, e attraversato da un ponte mi¬
litare di legno che conserva il livello medesimo degli archi murati.
La Testa della estremità opposta, sorge sulla cosi detta Bare¬
na di S. Giuliano ove s’innesta alla Strada ferrata che scorre pel
continente.
Lateralmente ai Parapetti del gran Ponte, e all' altezza del
piano stradale, si costruirono due canaletti, apparecchiati per ser¬