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di Parrocchiale nel 1280, quando, per ordine del Governo, vi fu
trasferito il Sacro Corpo della Vergine Martire S. Lucia, il quale
tradotto da Costantinopoli a Venezia sino dal 1204, era stato de¬
posto nel Tempio de’ Benedettini a S. Giorgio Maggiore.
Nel 1444 questa Parrocchia venne aggregata al poco lontano
Convento del Corpus Domini, e sotto la giurisdizione di quelle
Monache ufficiavasi dal Pievano.
Intorno a quel tempo, alcune pie donne, preso l’abito del
Terz’ Ordine de’ Servi di Maria sotto la regola di S. Agostino,
si collocarono in una casa a codesta Chiesa vicina, nella speranza
di erigervi un Monastero, con un sacro Edificio sotto la invoca¬
zione di M. V. Annunziata.
Mancando però di mezzi onde realizzare il progetto, quelle
Religiose ottennero, non però senza gravi contestazioni, che la
Chiesa e Parrocchia di S. Lucia si staccassero dal Convento del
Corpus Domini, e fossero lor concedute, lo che ebbe effetto nel
15 maggio 1476.
Sursero allora fra i due Monasteri altri gravi dissidj pel
possedimento del Corpo della Santa Titolare, che le Suore del
Corpus Domini fecero in tempo di notte rapire, e nascosero nel
loro Chiostro.
Rifiutandosi queste alla restituzione della Sacra Reliquia, de¬
cretò il Governo, che si murassero tutti gli accessi di quel Con¬
vento per modo che niuna cosa vi si potesse introdurre.
La minaccia di si rigoroso blocco persuase le monache alla
restituzione del Sacro Corpo, il quale riposto nella Chiesa di S.
Lucia cui apparteneva, vi è tuttor venerato.
Col girare degli anni divenuto cadente quel tempio, il Cav.
Bernardo Mocenigo P. V. vi fece erigere, sul declinare del se¬
colo XVI., con generoso dispendio, in magnifica forma, la Cap¬
pella Maggiore, nella quale fu eretto il busto di lui, scolpito da
Alessandro Vittoria.
Si diede poi mano alla riedificazione anche del rimanente di
quel sacro Edifizio con modello ben degno di A. Palladio che lo
architettò: e benchè l’ opera siasi compiuta nel 1617, venne con
tanta diligenza seguito il progetto, da non deplorare, per questo,
che ne fosse premorto l’autore. Difatti il tempio si annovera fra
i meglio architettati della Città.