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SESTIERE DI CANNAREGIO.
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Era generale opinione che il nome Cannaregio dato a un
Sestier di Venezia fosse corruzione di Canal Regio, titolo questo
che riputavasi attribuito per eccellenza al Canale o Rio nella estre¬
ma parte di esso Sestiere fluente, per essere più degli altri canali
spazioso.
Ma se l’ampiezza gli avesse potuto rimeritare il predicato di
Regio, con ben più forte ragione avrebbesi dovuto concederlo al
Canal Grande, che pomposamente attraversa la Città tutta nella sua
lunghezza da levante a ponente, e più ancora all’altro che con mol¬
to maggiore volume di acqua l’isola Giudecca costeggia; canali am¬
bedue dei più ragguardevoli, e che servendo anche alla grande navi¬
gazione sono realmente Regii provvedendo alla loro buona tenuta il
Governo.
Tali considerazioni persuasero d’indagare, se l’anzidetto Se¬
stiere chiamar si dovesse, come pensano alcuni, Canal Regio, ov¬
vero Cannaregio, su di che approfondati gli esami si riconobbe,
non essere la voce Cannaregio una procedenza di Canal Regio, ma
bensi l’originario nome di quel Sestiere.
E infatti, dalla mappa di Venezia disegnata intorno alla metà
del secolo XII, sulla quale ho versato nella Introduzione di quest'o¬
pera (pag. 29), chiaramente apparisce, che in quella età, il Canale
o Rio principale di questo Sestiere, non era com’è al presente ri¬
cinto da fabbricati, ma solo pochissime case sorgevano sulle sponde
del primo suo tronco presso la chiesa di S. Geremia, e il rimanente
di quel circondario non formava che una palude, la quale produr
non poteva che canna silvestre, solita vegetare spontaneamente in qua¬
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