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Poco appresso, cioè nel 1439, si eresse alla estremità di que¬
st’Ala, il principale ingresso del Palazzo, la Porta cioè della Carta,
cosi detta perchè ivi solevano affiggersi i pubblici Editti : Ma¬
stro Bartolommeo fu l’architetto che la innalzò, lasciandovi scol¬
pito il suo nome.
La figura dell’Edificio è quadrangolare = il lato sul Molo
viene sostenuto da 17 arcate componenti una linea di P. V. 205 :
6/12, ovvero M. 71 : 50/100 = quello sulla Piazzetta presenta 18
arcate sopra una linea di P. 215 : 7/12, ovvero M. 75.
Il lato opposto a quello sporgente sul Molo, non ha esterna
Facciâtá, essendo addossato alla Basilica di S. Marco, nè forma una
linea retta, ma bensi tortuosa, di oltre P. 300, perchè si ripiega
seguendo il perimetro della stessa Basilica, e internandosi in qual¬
che parte al suo tergo.
Il quarto lato, cioè quello che scorre lungo il Canale chia¬
mato Rio di Palazzo, e che dal Ponte della Paglia giunge a quel¬
lo di Canonica, è lungo P. V. 344.
Il ricco marmoreo Prospetto che lo riveste, fu costrutto ne’
secoli XV. e XVI.
Queste dimensioni stabiliscono la circonferenza del Palazzo,
che ascende a circa 1,100 Veneti Piedi.
Si apre nel suo interno spazioso Cortile, che presenta quasi
la stessa figura dell’ esterno perimetro.
Magnifici sono gl’interni Prospetti di questo Cortile; distin¬
guesi, per la copia, e finezza degli ornamenti, quello ch’è in linea
colla Scala de’ Giganti.
Questa Scala, quella chiamata d’oro, ed altre ancora, gli Ap¬
partamenti, le Aule, tutto è maestoso, ricco, e adattato alla cospi¬
cuità della Residenza del Corpo Sovrano.
L’incendio sviluppatosi l’anno 1574 nell’ abitazione del Doge,
cioè verso l’estremità settentrionale del Palazzo, pose il guasto alla
Sala del Senato e a quella dell’ adiacente Collegio, stendendo le
fiamme anche ai tetti della Cancelleria, e della Sala dello scrut¬
tinio.
Molti celebri artisti ripararono quelle rovine, fra i quali si è
segnalato Palladio, dando elegante novella forma all’ anticamera
del Senato, chiamata Sala delle quattro Porte.
Altro più grave incendio, nel 20 dicembre 1577, divorò il Tet-