s
già in possesso di un faggio di tali di¬
fegni (CLXVII.) La collezione delle
stampe è poco più che nel fuo princi-
pio, se si vuol confrontare con quanto
di là dai monti fpecialmente si può ve
dere, or che la moda le ha quasi oltre
mifura messe in pregio (a), ma nondi¬
meno non è priva dei pezzi più rari di
Martino Schoen, di Alberto Durero, di
Luca d' Olanda, di Marcantonio, di Van
Dych, di Rabens, e di altri fimili au-
tori di primo nome, e questi pezzi fono
freschi, e di un' ottima conservazione.
Anche in altri generi , come in la-
vori
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(2) Si dice che il gabinetto del re di Francia.
conci più di 8oo. mila stampe (de Murr Bi5l.
de peinture, de feulprure, & de gravure pag.
767 ) M. Teffou morto al principio di questo
fecolo aveva raccolri 3o. mila ritratci tutei di-
verfi, che lascio per fidecommiffo a fuo figlio
con un fondo per acquiftarne dei nuovi. Le
Comre nel fuo Gabinetre tom. III. pag. 403, in
nor. ed. 2.