Full text: La esposizione italiana del 1861

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L'ISPOSIZIONE ITALIANA DEL. 1861. 
Girometti la riprodusse in un onice orientale di 
tinte, inclinerà molto a considerarlo come opera 
strucci in Londra ; ma il Girometti non fu inle 
unica bellezza, e che nella varietà dei colori fa 
stupenda non meno che originale. 
riore nè all’uno nè all’altro, e se pel meccanismo 
sfolgorare con effetto incredibile l’elmo della Dea, 
Nella penultima gemma del Girometti appari¬ 
qualche volta nella incisione i lavori del Pikler 
ed anima viepiù la sfinge e i sei cavalli che l’ador¬ 
sce leggiadrissima nella sembianza , con una do¬ 
sorprendono di più , per ciò che riguarda l’arte , 
nano, ed egregiamente rappresenta l’egida che le 
vizia di chíome inánellate o strette da acconcia 
il vanto di primo resta al Girometti ; anzi avendo 
difende il petto. Non mi fermo a lungo nel descri¬ 
reticella , con monile al collo e un pendente al¬ 
coloro deposto assai prima il bulino, il Girometti 
vere il monumento per essere abbastanza noto ; 
l’orecchio, la sicula ninfa Aretusa. Fu ritratta in 
rimase solo in Europa (parlo dei grandi artisti) in 
ed intorno alla esecuzione, basterà dire che è dello 
antico in medaglie, specialmente in quelle di Si¬ 
quest arte dello intagliare , avuta in tonto onore 
stesso Girometti autore delle incisioni superior¬ 
racusa, in cámmei, in vetri : senza tema di ec¬ 
dagli antichi, ed agguagliata da molti alla scul¬ 
mente descritte. 
cedere in falso può dirsi che l’intaglio del Giro- 
tura, e fra essi da quell’ insigne maestro che fu 
A figurare Antinoo in bellissima agata scelse 
metti raccoglie e compendia tutto il bello che in 
Giovanni Winkelmann. Questo però, se per una 
il nostro artista per tipo la statua famosa già de 
tante opere è sparso. 
parte ci è cagione di rallegramento, per l’ altra 
Braschi e che ora adorna il museo lateranense, e 
Siamo all’ ultima gemma nella quale figurasi 
ci è di grave rammarico il vedere che mentre tanti 
ne ricopiò il busto. La perfezione di quell’ antica 
Giove folgorator dei Titani, che montato sulla 
valenti scultori e pittori italiani spargono nel mondo 
scultura è per intero trasfusa nella gemma : ciò 
quadriga, e fulminato Menezio sta scagliando l’al¬ 
bella fama di sè, non avvenga il medesimo per 
vale ogni lode. 
tra folgore contro Encelado, il quale, brandito un 
l’arte dello intaglio. Arte che ci conservò tante 
Se è vero che il giudizio più sicuro in fatto 
tronco, è sul punto di lanciarlo. Il volto divino è 
memorie dell'antichità sia per la storia, sia pei 
. 
Le Conversazioni platoniche tenute da Lorenzo il Magnifico nella villa di Careggi, quadro del Prof. ANToNIO PUCCINELLI. 
(Vedi la descrizione al numero 42). 
d’arti è quello che si pronunzia in presenza dei 
dipinto di tutto lo sdegno: i cavalli sono spa¬ 
costumi, sia per la religione ; che ci mise a ve 
monumenti, noi dovremo dire che distintissimo fra 
ventati e anelanti all' inusitato fragore. Fra le 
dere tanti capi d’opera di scultura che più non 
gli artisti de’ suoi tempi fosse un Solone che in¬ 
opere di litogliptica pervenute a noi dall’ antichità. 
esistono ; che ci rivelò tanti nomi di artisti dei 
tagliò il ritratto di Mecenate e il busto di una 
va lodatissimo un intaglio di Atenione con que¬ 
quali avremmo eternamente ignorato l’esistenza 
baccante ; lavori che ci sono pervenuti. Di questo 
sta composizione medesima; composizione che il 
e il valore ; che ci fu specchio dello stato delle 
ultimo ebbe a dire il Winckelmann che aveva le 
Giromelti volle emulare, e che agguagliò vera¬ 
arti del disegno nei varii tempi, che ci tramandò 
plus beau profil, et une purelé qu'on ne trouve gui 
mente in un agata orientale a tre strati, dei 
le sembianze di tanti uomini insigne. Auguriamoci 
re que dans les tétes du plus beau siècle de l'art. 
quali si valse al solito per dare risalto allo squi¬ 
che un arte cosi illustre non perda suo pregio 
Volle dunque il Girometti intagliare nuovamente 
sito lavoro, col fare staccare a maraviglia le figure 
giammai, e che sorga una gioventù generosa e 
questa baccante in una grande agata orientale a 
dal fondo, col dare varietà di colore ai cavalli, 
svegliata ad emulare la gloria che in essa acqui¬ 
tre strati ; e tanto più il volle in quanto che non 
ed alla parte serpentina dei Titani. 
starono i piů valenti fra gli antichi e gli odierni 
ci pervenne precisamente l’intaglio di Solone, ma 
lo dissi che il cav. Girometti fu il più valente 
maestri. 
si una riproduzione di esso in vetro colorato. Seb¬ 
incisore di medaglie in Italia ; come intagliatore 
Noi ci siam potuti trattenere un poco più a 
bene però il concelto sia attinto a quell’ antico 
dí gemme però portò facilmente la palma in Eu 
lungo sui Camci del Girometti, acquistati dal go 
capolavoro, chiunque guardi all’ artificio adopera¬ 
ropa. Dopo la morte di Capparoni, Amastini, San 
verno romano, perchè essi sono visibili fra i capi 
tovi dal Girometti, alla squisitezza della gemma 
tarelli, Rega e Berini, non rimanevano di vera 
d’opera della Galleria Vaticana. Ma oître i ricor¬ 
al partito che sepre ricavare dalla varietà delle 
mente celebri che Luigi Pik'er in Vienna, e Pi¬ 
dati piú specialmente, i layori usciti dalla sua mano
	        
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