DEL 186
PLIAN
L'ESTOSIZIUNE
GIORNALE CON INCISIONI E CON GLI ATTI UFFICIALI DELLA COMMISSIONE REALE.
le domande di asociatione, si diriserauno in Fironte al féli¬
PRELI D'ASOCRLIONE PER LA MTERA. PUORLICALONE
tore A. Bettini con lettera affrancata racchiudente l’uylià postale
me
diNumeri almeno.
ed ai principali Librai d’ Europa, e piú specialmente ai seguenti :
FIRENZE,
Num. 25.
Per FIRENZE. ......l.. it. 50.00 Per l'Estero..
..56.00
Fraleli Grundna.
RINO. A.
20 Aprile 1802.
ero separuto...... 00.80
Per Il rimanente del Regno. 32.00
.— PAnlci, Peln-Lrone
2, Aue des Beani-Art, 8; C. Molm
Lettere e diruppi senza francare non si ricevono.
Buoioperd Manimnarte, ge.
oi
cogliendo l’ingegno dovunque si mani¬
SOMMARIO.
festava, desse opera a promuovere il
Testo: — Pittura. I primi Poeti italiani alla
risorgimento di ogni gentile disciplina
corte di Federigo II. - Scultura. Delle opere esposte
delle scienze e delle industrie.
dal prof. G. Duprè. - La Esposizione degli animali
In questa nobile intrapresa fece un
utili all’Agricoltura. — Della Biblioteca Nazionale di
Felice Le Monnier, della popolare della Società Edi¬
passo arditissimo; cioè tentò di secola¬
trice di Torino e di quella Diamante di Gaspero
rizzare il sapere (cosi scriveva il pro¬
Barbèra. — Cronaca Scientifica e industriale. — Premi.
Classe V (Alimentazione e Igiene) contipauz. - Avviso:
fessor Emiliani Giudici) che nella età di
Incisioni: — La Vergine in Trono (quadro a
mezzo era quasi un privilegio esclusivo
olio del prof. Alfonso Chierici). - I primi Poeti alla
del clero, a tal segno che nelle lingue
Corte di Federigo Svevo (quadro a olio di M. Rapi¬
sardl). - Il Piede della Tazza egiziana modellato dal
romanze o neolatine il vocabolo chierico
prof. Giovanni Duprè. — Vacca di anni 4.
era sinonimo di letterato, mentre laico
significava illetterato, ignorante. Siffatti
meriti, non che il pensiero che egli ebbe
I PRIMI POETI ITALIANI
di volere italianizzare l’impero fonda to
da Carlo Magno, che era Romano sol¬
ALLA CORTE DI FEDERIGO II.
tanto di nome, destarono nell’animo dei
Quadro a olio di MICHELE RAPISARDI da Catania.
preti contro di lui un odio implacabile.
Amore, patria e poesia, prime ed
che dopo sette secoli dura ancora negli
inesauribili fonti del bello, ispirarono al
scritti cosi detti oltramontani. Nondi¬
Rapisardi il concetto di questa opera
meno nessuno, a qualsiasi partito ap¬
nella quale egli ha saputo trasfondere
partenesse, potè mai negare che égli
il palpito del cuore, la fiamma che gli
ebbe maraviglioso ingegno, e promosse
scaldava l’anima, ed alla inspirata fan
la cultura in guisa da venire conside¬
tasia presentavagli delineata come in un
rato come uno dei più insigni benefat¬
quadro la memoria di tempi remoti, i
tori della umanità.
quali trascorsero ricchi di eventi di scia¬
Lo stesso Alighieri volle pagare tri¬
gure e di gloria.
buto di onoranza allo Syevo consacran¬
Gentile pensiero fu questo di richia¬
dogli nel suo libro I del Volgare eloquio
mare alla mente il nome di un prin¬
le seguenti parole: « Or questa fama
cipe, il quale contuttochè germanico di
» della terra di Sicilia se direttamente
naścita fu italiano di cuore e annove¬
» risguardiamo appare che solamente
rato tra i primi poeti che ingentilirono
per obbrobrio dei principi italiani sia
la volgare favella. Ad ogni italiano a
» rimasa, i quali non più al modo de¬
cui non sia affatto ignota la storia della
» gli eroi, ma alla guisa della plebe
nazionale letteratura è palese come la
» seguono la superbia. Ma quelli illustri
Sekun.
corte di quel re fosse il luogo di con¬
» eroi Federico Cesare, ed il ben nato
vegno de’più colti uomini, e come egli
» suo figliuolo Manfredi, dimostrando la
La Vergine in trono adorata dai SS. Francesco e Torello
precorrendo i tempi (scevro com’era de¬
(quadro a olio del prof. A. CuIERICI di Roma)
» nobiltà e dirittezza della sua forma,
gli stolti pregiudizj del suo secolo) ac¬
Vedasi la descrizione a pagina 76.
» mentre che la fortuna fu favorevole,
grose.