Full text: La esposizione italiana del 1861

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L’ESPOSIZIONE ITALIANA DEL 1861. 
distinguono per pregi loro particolari, cosi riguardo al 
Abbenché la Commissione mista, incaricata del¬ 
l’esame di tale specialità, trovasse a commendare belle  miele di grana fina, aromatico e di squisito sapore, come 
riguardo alla buona qualità e trasparenza della cera. Esa¬ 
varietà di bozzoli , e buone qualità di seme, del comune 
minati tutti con quella diligenza ed accuratezza che il 
filugello, tuttavia il Consiglio dei Giurati in un con essa 
nostro Consiglio potevá maggiore, tenendo conto di tutte 
ha creduto doversi astenere dal decretare alcun premio 
quelle condizioni che valevano alla loro volta ad accre 
di medaglia, perchè quantunque parecchi semi abbiano 
scere o diminuire l’ importanza dei presentati campioni, 
più o meno fama di buoni e siano immuni dall’atrofia, 
non trascurando di domandare all’uopo il parère dei pe¬ 
pure non si può asseverare che l’accreditata sementa del¬ 
l’oggi si conservi tale per il domani. Quindi il Consiglio riti sulla lavorazione della cera, ha creduto il Consiglio 
stesso non potrebbe coscienziosamente avvalorare d’ un stesso premiare con la medaglia 
5. Il signor BoTTAMINI BARTOLOMMEO di Bormio, 
premio alcuna varietà o di bozzoli o di semi, potendo il 
per avere promosso il miglioramento dell’apicoltura nella 
suo giudizio estendere la propria azione sopra un avve¬ 
Valtellina, e per aver ottenuto un miele cui distingue 
nire affatto incerto. 
Letto, eseguito nella officina dei sigg. Martinotti e Figli, di Torino. 
l’aroma, la finezza della grana, la purezza e lo squisito 
Non volle la Commissione però che passasse inav¬ 
sapore, come per l’ ottima qualità della cera. 
vertita e senza segno d’incoraggiamento la introduzione 
forse feconda di lusinghieri risultati in certi luoghi ed in 
SOTTOSRZIONE IV. — COLLEZIONI ENTOMOLOGICHB. 
certe circostanze, del baco dell’ Ailanto. E perchè la na¬ 
scente industria di questo nuovo allevamento non offerse 
Se il Consiglio è invitato a giudicare dei prodott 
per ora se non dei saggi di assai lodevoli tentativi (sotto 
agrari più importanti e più belli inviati all’ Esposizione, 
il quale titolo è stabilita la massima che non si decrete¬ 
se ha posto per base di premiare l’industria per ottenerli, 
ben sa quanto spesso gli sforzi più commendevoli sonc 
rebbero distinzioni di premio) ha voluto dare la meda¬ 
paralizzati dai nemici di ciascun prodotto, dagli insetti 
glia 
4. Al Reverendo Padre FANTONI di Torino, per il 
nocivi. 
L’ entomologia agraria, che è tanta parte dello stu¬ 
pensiero di portare in Italia il seme del bombice del¬ 
dio dell’ agronomo, viene rappresentata all’ Esposizione, 
l’Ailanto; per averlo attuato superando gravi difficoltà, 
soltanto dalla Società Agraria di Bologna, che offri una 
e per averci cosi arricchiti d’ un baco il cui allevamento 
collezione degli insetti nocivi all’ agricoltura di quel ter 
potrebbe, per avventura, riuscire profittevolissimo in 
ritorio, raccolti e maestrevolmente preparati dall’ illustre 
certe speciali condizioni. 
entomologo Professor Giuseppe Bertoloni. 
Egli è perciò che il Consiglio stesso, lieto d’incorag¬ 
SOTTOSEZIONE III.— MIELI E CERE. 
giare in questo ramo ogni sforzo ed ogni studio tanto più 
quanto è meno dagli agricoltori, in generale, curato : ed 
Qui fanno bella mostra i prodotti degli alveari man¬ 
dati da varie province italiane. Molti ve ne sono che si informato della cooperazione che la Società suddetta pre- 
stava alla esposizione del Canapificio, di cui é in appresso 
parola, ha decretato la distinzione della medaglia 
6. Alla SOCIETa AGRaRIA di Bologna, per la rac 
colta degli insetti nocivi alle piante agrarie propriamente 
dette, e per i suoi adoperamenti in generale a promuo- 
vere in tutte guise il progresso agrario del Bolognese, e 
lo sviluppo del Canapificio. 
SECONDA SEZIONE. 
PRODOTTI VEGETALI 
PROPRIAMENTE DETTI AGRARI. 
SOTTOSEZIONE I. — CEREALI, LEGÉMI E FORAGGI. 
Maturati su questi oggetti i suoi studii, è venuto il 
Consiglio nella determinazione di assegnare la medaglia 
ai seguenti espositori : 
7. Al signor GUIDA GIOVANNI di Novara, per la sua 
bellissima e completa collezione di prodotti agrari rap¬ 
presentanti le culture attive con commendevoli sistemi 
su di ampia scala nei suoi latifondi del territorio nova¬ 
rese. 
8. Al signor CARLO SIEMONI di Pratovecchio nel Ca 
sentino, per una numerosa serie di fieni, di semi di ce¬ 
reali, civaie ec.; e per un’ampia collezione di patate e 
rutabaga largamente coltivate da lui in quella montuosa 
regione come radici foraggiose, precipuamente ottenute 
in terreni poco adatti ad altre colture. 
9. Alla REALE ACCADEMIA di Torino , per una copiosa 
e pregevolissima collezione di legumi, e per una bella 
serie di granturchi in ispighe, e di frumenti in piante, 
tutto assai diligentemente e scientificamente descritto. 
10. Al signor barone FILIPPO MAJORANA di Catania, 
per la sua numerosa e bella raccolta di semi delle prin¬ 
cipali piante agrarie coltivate in grandi proporzioni nei 
suoi vasti tenimenti. 
11. Al signor barone ANGIOLO PORCARI di Palermo, 
per una ricca collezione di cereali, legumi, foraggi ec., 
coltivati con felici resultati nei suoi possessi. 
12. Al signor ANGIOLO CONSoLo di Palermo, per 
una serie scientifica di semi di piante leguminose, e spe¬ 
cialmente di fagiuoli, non che di semi oleaginesi come 
di molte varietà di ricino, fatta con somma accuratezza. 
13. Alla signora marchesa ANNA DE LA ROCHE di 
Villalba in Sicilia, per le ottime qualità del grano duro da 
lei estesamente coltivato nei suoi tenimenti dell’Isola. 
14. Al signor Dott. ALFONSO ERRERA di Pantellaria, 
per l’estesa coltivazione in quella isoletta di una qualità 
di lenti distintissima nel commercio. 
SOTTOSEZIONE II. — RisI. 
Fanno bella mostra in questa Classe parecchi cam 
pioni di riso, i quali esaminati diligentemente, tenendo 
conto di tutti i caratteri che distinguono tale prodotto 
quale commestibile, e considerando ancora lo stato delle 
risaie donde provennero, il Consiglio ha creduto asse 
gnare il premio della medaglia: 
15. Al signor TERRACHINI ingegnere JACOPO di Bo¬ 
logna, per le migliorie da lui introdotte nelle risaie del 
ducato di Galliera, di cui è affittuario, e delle quali sono 
i prodotti assai pregevoli 
16. Al signor DUCA DI GALLIERA, per la bellezza del 
riso del suo tenimento La Fontana, e per avere egli in 
larga scala introdotto la risicultura nell’Emilia 
17. Ai signori BALLERINI fratelli di Bologna, per una 
serie monografica in 16 campioni rappresentanti i pro¬ 
dotti delle loro vaste risaie. 
18. Al signor conte PIETRO BELTRAMI di Bagnaca- 
vallo, per saggi di riso ottenuti dalle risaie da esso intro¬ 
dotte e pel primo coltivate in quest’anno in Sardegna, e 
per la promozione della risicoltura in Romagna ed al¬ 
trove. 
Direttore, Dott. PIERO G. FERRIGNI. 
Proprietario Responsabile, ANDREA BETTINI. 
FIKENZE, TIPOGRAFIA LE MONNIEK.
	        
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